Cremonese

Cremo, la forza delle idee
e delle alternative in rosa

La formazione della Cremonese scesa in campo a Bari (Foto USC)

È una Cremonese più pratica quella che ha espugnato lo stadio San Nicola di Bari. Dopo due sconfitte consecutive, contro Sudtirol e Feralpisalò, mister Stroppa non ha guardato in faccia nessuno e ha rivoluzionato l’undici titolare. A parte Bianchetti, fuori per infortunio, i big lasciati in panchina sono stati Coda, Zanimacchia e Castagnetti.

In questo modo l’allenatore grigiorosso ha reso un po’ più solido il centrocampo, soprattutto nel secondo tempo quando è uscito Vazquez ed è entrato Pickel, con Johnsen che si è spostato a fare la seconda punta. E in attacco Stroppa ha puntato sulla potenza fisica di Tsadjout, una mossa che si è rivelata vincente, perché l’attaccante ha preso parte a tutti e due i gol segnati dalla Cremo e, oltretutto, si è reso protagonista in fase difensiva di un salvataggio sulla linea di porta.

Per una sera i grigiorossi si sono illusi di aver riacciuffato il secondo posto, ma ieri (sabato 6 aprile) il Como ha vinto a Catanzaro 2-1 e si è ripreso la seconda piazza. Tra l’altro i lariani stavano perdendo e hanno effettuato una rimonta nel giro di cinque minuti, con un finale thriller per via di un gol annullato al Catanzaro proprio allo scadere dei minuti di recupero che avrebbe fatto gioire i grigiorossi.

Nel posticipo domenicale, invece, il Venezia ha pareggiato 0-0 contro l’Ascoli. In questo modo la Cremo ha guadagnato comunque una posizione in classifica, scavalcando i lagunari e prendendosi il terzo posto a -2 dal Como.

Mauro Maffezzoni

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