Cremo pronta per la ripresa
con la Feralpisalò nel mirino
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L’obiettivo è rialzarsi subito. Dopo il ko di Bolzano, la Cremonese attende la ripresa del campionato per potersi immediatamente riscattare e riprendere la corsa per il secondo posto in classifica, occupato al momento dal Venezia e distante un punto. Contro il Sudtirol si è interrotta la striscia di dieci risultati utili consecutivi. La squadra di Stroppa vuole riprendere subito a marciare, consapevole che in queste ultime otto giornate ogni partita sarà difficile, a cominciare dalla prossima, in programma lunedì alle 18 allo Zini contro la Feralpisalò.
La compagine bresciana è penultima a quota 27 punti e insegue la zona playout per evitare la retrocessione diretta. La zona che vale lo spareggio salvezza dista quattro punti e la squadra allenata da Zaffaroni ci crede e vuole assolutamente centrare l’obiettivo. Allo Zini i grigiorossi si ritroveranno di fronte un’altra squadra affamata di punti, che non andrà sottovalutata. Tra l’altro già all’andata la Feralpisalò giocò un brutto scherzo ai grigiorossi battendoli 1-0 con rete di Kourfalidis. Tutti elementi che non fanno altro che rendere insidiosa la prossima gara di campionato dei grigiorossi.
La Cremo ha sostenuto ieri il suo ultimo allenamento settimanale al centro sportivo Arvedi. Il gruppo di Stroppa riprenderà a lavorare mercoledì, quando inizierà la fase vera e propria di preparazione al prossimo incontro di campionato. Durante la pausa di campionato, la società grigiorossa ha pensato ai prolungamenti di contratto, che hanno riguardato Zanimacchia, Sernicola e Tsadjout. Il club pensa già al futuro, sperando che sia nella massima serie. Il secondo posto in classifica è l’obiettivo dichiarato e la Cremo dovrà contenderselo con Venezia e Como.
Intanto, per la partita di lunedì Stroppa potrebbe cambiare interpreti a centrocampo, dove Castagnetti sembra l’unico intoccabile, mentre per i due posti da mezzala ci sono in lizza Falletti, Johnsen, Pickel, Abrego e ora anche Collocolo e Buonaiuto, rientrati dall’infortunio.
Mauro Maffezzoni