Cremonese

Rinnovi, obiettivo Serie A,
Stroppa, Ciofani: parla Giacchetta

Il ds della Cremonese Simone Giacchetta

“Questi rinnovi vanno visti insieme: la volontà della Cremonese è fare ancora patrimonio, dare forza a questi calciatori, sia in ottica futura sia in previsione del finale di campionato”.
Con queste parole il direttore sportivo Simone Giacchetta commenta il prolungamento di contratto di Luca Zanimacchia, Leonardo Sernicola e Frank Tsadjout.

Il centrocampista classe ’98 ha rafforzato il suo legame con la Cremonese dopo il rientro dal prestito con il Parma: un punto fermo per il futuro?

“È un giocatore relativamente giovane, ha tanti anni davanti, potrebbe essere un pilastro della Cremonese del futuro”.

Leonardo Sernicola, 102 presenze con la maglia grigiorossa, nel mercato invernale è stato corteggiato da diversi club, anche per questo la Cremonese lo assicura tra le sue fila fino al 2028?
“È un bravo ragazzo e un bravo calciatore, deve molto ai grigiorossi perché la cremonese l’ha scelto quando non giocava a Sassuolo, abbiamo avuto il merito di sceglierlo e lui l’occasione di mostrare le sue qualità. Si è meritato l’attenzione di altri club ma non in maniera così determinata come si poteva leggere sui giornali, ma per noi rappresenta un giocatore affidabile e ambizioso e anche lui può essere un calciatore ancora per diversi anni della Cremonese, in questa categoria è forte come lo è Zanimacchia”.

Frank Tsadjout vestirà la casacca grigiorossa fino a giugno 2027. Quest’anno sta vivendo una stagione difficile, trovando meno spazio rispetto alla scorsa stagione in serie A, come se lo spiega?
“Ha fatto meglio l’anno scorso che quest’anno per il momento, secondo noi non è un giocatore fatto, come percorso tecnico tattico. È un attaccante, al momento non è un bomber, di sicuro ci aspettavamo di più. È però un ottimo ragazzo, ha una fisicità dominante sia in B che in A, quest’estate ha avuto diverse attenzioni da altri club: è un percorso, magari non nel breve, però ha voglia di imparare, sudare e fare sacrifici. Questi rinnovi sono anche degli incentivi a dare di più. Noi vogliamo che tutti quanti per questo fine campionato diano di più di quello che hanno dato fino adesso, perché per fare quello che vogliamo fare noi bisogna tirare fuori qualcosa di veramente importante”.

Oltre ai rinnovi, l’arrivo a gennaio di Falletti, Johnsen e Marrone: segnali di una società che vuole fortemente puntare alla promozione?
“Si, la Cremonese gioca per salire, non lo nascondiamo. Ma è anche vero che dobbiamo dare forza alla nostra volontà, l’obiettivo però è difficilissimo da raggiungere perché il livello è alto”.

Avete già parlato con Ciofani? Che futuro per il capitano?
“Il futuro è la Cremonese, dobbiamo fare il meglio per la Cremonese. Ciofani è un ragazzo importante, un giocatore che al di là delle presenze è importante a prescindere e con lui ci sarà tempo di discutere del contratto”.

Quanto sta pesando Stroppa nelle scelte di mercato?
“No, i rinnovi sono frutto di conoscenze che la società ha di questi ragazzi e di quello che danno ogni giorno. Stroppa ha trovato una squadra già pronta, con lui si è discusso delle scelte di gennaio. Stimiamo molto il mister, è un allenatore di altissimo livello e lui ha dimostrato di saper allenare tantissime capacità dei nostri ragazzi. Un pezzo forte di questa Cremonese è il nostro allenatore. Insieme ai giocatori sta facendo un percorso eccezionale che ha bisogno di essere ancora migliorato in questo finale di stagione”.

È più difficile il campionato di quest’anno o quello di due anni fa?
“Ci arriviamo in situazioni diverse: prima abbiamo vissuto anni di campionato in B dove ti salvavi alla fine e entrare nella griglia dei playoff sembrava impensabile, ora invece dopo essere stati in Serie A ha un sapore differente rispetto al passato, è un’ulteriore responsabilità che si è assunta la Cremonese. Non riguarda solo la società ma anche i giocatori. Abbiamo iniziato con un allenatore che purtroppo abbiamo dovuto sostituire dopo alcune giornate di campionato, una falsa partenza. Mentre le altre facevano punti, noi rimanevamo nelle ultime posizioni della classifica e questo ci ha condizionato il percorso anche futuro. Siamo riusciti a cambiare grazie al lavoro del nuovo allenatore e alla determinazione e volontà dei giocatori che hanno dimostrato che meritavamo altro rispetto a quello che stavamo vivendo. Detto ciò non basta, il percorso nasconde difficoltà e pericoli: bisogna avere grande conoscenza di ciò che ci aspetta ma anche grande serenità nel sapere che abbiamo le qualità nell’affrontare la situazione, e questo lo otteniamo con l’allenamento, stando bene assieme, e tirando fuori quella rabbia interiore che ti fa dare il meglio. Siamo una squadra: società, staff tecnico e giocatori, siamo tutti concentrati, motivati, uniti, abbiamo la consapevolezza, l’umiltà della conoscenza delle nostre forze però gli avversari sono di alto livello, bravi quanto noi, quindi dobbiamo dare il massimo”.

Come sarà questo finale di stagione? La corsa è solo con Como e Venezia?
“Alla fine del campionato mancano otto partite. Il Parma ha dimostrato di meritare la prima posizione, non ha mai fatto passi falsi fino ad ora e continuando a fare quello che ha fatto fino ad ora ha il primo posto assicurato. Per la seconda piazza, quindi la promozione diretta, Como Cremonese e Venezia sono le candidate a fare la volata finale. Una corsa che può trovare come alleato il calendario ma allo stesso tempo può nascondere insidie e trappole, per questo ogni partita va affrontata al meglio. La classifica ogni giorno cambia e bisogna essere bravi a non lasciare il gruppo di testa. Sarà un finale per menti lucide e cuori sani”.

Eleonora Busi

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