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Bissolati, sport e salute
in tutte le stagioni

Maurilio Segalini è presidente della canottieri Bissolati da 11 anni, e con la società ha vissuto momenti di grande gioia nell’anno del centenario grazie alla vittoria olimpica di Valentina Rodini. Una vita trascorsa tra l’argine di via Riglio e il fiume Po, la sua: “Il mio primo ricordo risale a quando avevo, credo, 5 anni. Nella piscina da 33 c’erano le vaschette laterali per i piedi e noi giocavamo a rincorrerci e ci sgridavano. I bambini che si rincorrono sul bordo però ci sono ancora e resta un tema d’attualità. Ero già qui quando c’era il vecchio ping pong dietro il campo 3 del tennis. Posso dire che sono nato qui, ho l’armadietto 77. Ho vissuto tanti anni belli e, quando ci penso, sento di dover ringraziare le persone che hanno avuto lungimiranza”.

In che direzione sta andando oggi la Bissolati?
“Noi abbiamo i due settori di canoa e canottaggio che sono super centrali, tant’è che il bilancio di previsione che portiamo in assemblea il 6 aprile è centrato molto, con due budget paritetici, su questi due settori che sono in crescita; quindi, noi ci sentiamo tuttora una canottieri. Devo dire che però oggi la società ha mille sfaccettature. Abbiamo 1.300.000 euro di mutui che stiamo saldando definitivamente e stiamo coinvolgendo tutta la società per decidere che investimenti fare nei prossimi anni. Io sono convinto che il primo investimento sarà la copertura della piscina da 33 metri”.

Una società che vive anche in inverno quindi?
“Il tema è: vivere la Bissolati tutto l’anno, che sto cercando di portare avanti insieme con gli amici da circa un decennio. Possiamo dirci fortunati perché adesso la gestione del ristorante pizzeria sta andando bene ed è frequentato da parecchia gente. Abbiamo in mente sette nuovi progetti: oltre alla piscina coperta, la copertura di due campi da tennis, l’estensione della palestra del canottaggio, due campi da padel e due pickleball, l’estensione con il riscaldamento tramite pannelli solari della piscina per bambini e la copertura due campi di bocce”.

Come vedono i soci questo tipo di investimenti?
“Noi siamo una società sportiva, i nostri nonni l’hanno fondata come una associazione sportiva, non siamo un’associazione ricreativa. Io ho sempre pensato che lo sport sia educativo e un elemento fondamentale di crescita per ragazze e ragazzi. Credo che in Bissolati si realizzi il sogno delle persone che la pensano come me”.

Bissolati che nel presente e nel passato ha ottenuto grandi vittorie. Quanto ne siete orgogliosi?
“Tanto! Devo dire che disponiano di grandi talenti, soprattutto tra le ragazze, e questa è una soddisfazione per tutti. Abbiamo appena concluso un corso, finanziato dall’Ast e con due psicologhe, a favore dei nostri 27 allenatori impegnati nei sette settori sportivi. È stata una bellissima esperienza e mi sento di dire che ci ha dato una marcia in più”.

Quanti sono i soci Bissolati?
“Siamo quasi 3.900, poi ci sono quasi 500 bambini sotto gli 11 anni figli di soci e 200 atleti non soci. Per un totale teorico di frequentanti che arriva quasi a 4.700; durante le domeniche estive la punta massima di frequentatori è di 2.300 persone, una grande famiglia. È meraviglioso vedere tutti questi bambini giocare insieme, anche gli anziani se ne accorgono, abbiamo un continuo rinnovamento e non abbiamo bisogno di fare promozione, anche perché, l ’e ventuale copetura della piscina da 33, diventerebbe la più bella promozione per lo sport. Sono le cose che ti rappresentano, è l’arte del fare”.

Quanti sono gli atleti tesserati in società?
“Il dato che abbiamo è molto simile anche a quello del centro estivo. Il 55% degli atleti sono figli di soci, il restante 45% arriva da fuori. È la stessa percentuale che abbiamo per il centro estivo, un po’ più della metà sono figli di soci”.

Un rinnovamento costante…
“Io sento sempre il bisogno di rinnovare: vale sia per i quadri della dirigenza con nuove persone più giovani di me e di quelli che ci sono, anche se il ricambio è già iniziato, sia per gli allenatori, adesso abbiamo Luca Manzoli al posto di Gigi Arrigoni, abbiamo Ceretti per la canoa, siamo in costante movimento”.

…e un punto di riferimento.
“È il modello delle nostre canottieri che funziona, assomiglia al modello degli oratori di una volta, importante in termini sociali. Una famiglia media, senza fare miracoli, vive l’esperienza sul fiume anche come forma di comunità. Noi a Cremona abbiamo la fortuna di avere centri ricreativi come le nostre canottieri e le altre associazioni sportive, che sono nate sul modello delle canottieri, e questo non è casuale. E allora dico, la piscina coperta sarà a favore dei soci Bissolati, ma se nella fascia oraria 8-10 la piscina non dovesse servirci, credo che potremmo firmare convenzioni con tutte le scuole cittadine. Portiamo i bambini delle elementari a nuotare dalle 8 alle 10 in piscina!”.

Cosa la soddisfa maggiormente?
“Il senso di comunità che presidia l’ambiente e dà certezza di vivibilità ai soci e ai figli dei soci. Una grande soddisfazione è quando vedo gli anziani che conoscono i ragazzi uno per uno e li salutano”.

 

Cristina Coppola*

 

*da Lo sport cremonese del 24 febbraio

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