Cremo, la lotta promozione
è senza esclusione di colpi
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La capolista che allunga, le dirette rivali della Cremonese che accorciano: la quinta giornata di ritorno di Serie B ha mostrato il rovescio della medaglia ai grigiorossi, che nel 2024 avevano ottenuto il massimo nelle prime quattro uscite e dopo la Reggiana perdono un paio di punti su tutte le altre concorrenti per la promozione diretta.
Sfidanti che han vinto nei modi più diversi. Il Parma sbanca Cittadella con Bernabé ed Hernani, giocatori fuori categoria per questa B. I ducali confermano il momento no dei veneti, al quarto ko consecutivo e scivolati al settimo posto. Pecchia vola a +6 su Stroppa e Fabregas. Il Como ringrazia il colpo di mercato sinora più importante: Gabriel Strefezza, decisivo a Terni all’esordio e altrettanto determinante al Sinigaglia sabato contro il Brescia. Anche la sorte sta girando a favore dei lariani: una deviazione permette al brasiliano ex Cremo di fare 1-0, poi i legni fermano le rondinelle.
Il segnale più forte tra le inseguitrici arriva dal Venezia: 3-0 a Bolzano con doppietta del finlandese nonché capocannoniere della passata stagione Pohjanpalo inframezzata dal raddoppio di Zampano. Vanoli lo aveva detto dopo l’addio di Johnsen: “Le scelte societarie non si discutono, ma noi faremo di tutto per continuare a cullare il sogno”. Un sogno ancora ad occhi aperti vista la prestazione col Sudtirol e la risalita dopo il ko maturato solo nel recupero col Parma.
Poco dietro, occhio ai rosanero di Corini. Anzi, al Palermo di Ranocchia, altro big sceso di categoria per fare la differenza. E la sta facendo eccome: secondo gol consecutivo, apriscatole del match di Piacenza contro una Feralpisalò che nelle precedenti sette aveva perso solo a Bolzano. Al Garilli finisce 1-2 dopo il guizzo di Soleri e le occasioni sprecate dai ragazzi di Zaffaroni, capaci comunque di accorciare nel finale.
Questa la top5 della B dopo la 24esima giornata: Parma 51, Cremonese e Como 45, Venezia 44, Palermo 42. E settimana prossima riprendono gli scontri diretti, con un imprevedibile Palermo – Como al Barbera.
Simone Arrighi