Reggiana già spartiacque
della stagione grigiorossa
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La Reggiana rappresenta uno spartiacque nella stagione grigiorossa. All’andata, quinta giornata di un campionato iniziato dalla Cremonese con i favori del pronostico ma arrivato alla soglia del Mapei Stadium con un solo successo (Terni), due pareggi (Catanzaro e Samp) e un ko (Bari), l’allora tecnico Davide Ballardini aveva la possibilità di schierare tutto il potenziale offensivo. Era la prima volta che l’allenatore romagnolo poteva contare sull’intera rosa a disposizione e le aspettative erano elevatissime.
L’approccio di quella Cremo però fu inatteso: troppo svagata davanti, troppo fragile dietro. Bastò un refolo in area ospite per arrivare al penalty del vantaggio locale con Pettinari. Poi una sberla di Portanova sotto la traversa in un momento della gara di confusione tattica per i grigiorossi (con Abrego addirittura sull’out di sinistra) girò un frittata che nonostante il pari nella ripresa costò la panchina al “Balla”.
Nell’arco di un paio di giorni venne formalizzato l’esonero e contestualmente firmato Giovanni Stroppa. Che oggi, un po’ come Ballardini alla vigilia del duello con la Reggiana, può aprire il ventaglio delle scelte offensive di una Cremonese super qualitativa. Rispetto ad un girone fa, i grigiorossi hanno un Okereke in meno in attacco e il duo Buonaiuto-Collocolo in infermeria, ma possono contare su due trequartisti in più arrivati dal mercato di riparazione: Falletti e Johnsen.
Il tutto con alle spalle una solidità da primato europeo: nessuno è ermetico come la Cremo da novembre in poi nei cinque top campionati continentali, seconde divisioni comprese. E in più c’è una striscia aperta in casa da potenziale record storico negli annali grigiorossi. Attenzione però alla Reggiana di Nesta, squadra che ha sì 15 punti in meno in graduatoria, ma con le big non ha ancora perso e dà il meglio di sé quando può attendere e ripartire, proprio come all’andata: una vita fa, un esempio sempre attuale.
Simone Arrighi