Personaggi

Devicenzi a Cr.Forma: “Accettatevi
e valorizzate la vostra unicità”

Ospite d’eccezione a Cr.Forma, nella Giornata mondiale dei calzini spaiati dedicata alla diversità. L’atleta paralimpico e coach Andrea Devicenzi ha incontrato gli studenti e le studentesse del Centro di formazione professionale portando il suo ‘Progetto 22’, un dialogo che parte dalla sua esperienza per condividere le 22 risorse messe in campo in trent’anni “per ritrovare me stesso ed un nuovo percorso di vita, legato alla ‘nuova normalità’”. Durante la mattina, hanno portato il loro saluto Paola Brugnoli, direttrice generale di Cr.Forma e Luca Zanacchi, Assessore allo sport del Comune di Cremona.

“Andrea sui suoi social ha scritto che l’adulto impara attraverso il fare – le parole della direttrice Brugnoli – Questa è la scuola del fare, attraverso cui si impara anche la gestione dei propri limiti e dei propri punti di forza per il raggiungimento degli obiettivi”. “Conosco Andrea da tanti anni – ha detto l’Assessore Zanacchi rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze in sala – Dopo l’incontro con lui, vi consiglio di trovare un momento per immedesimarvi nella sua storia. La sua testimonianza è un esempio incredibile della forza che abbiamo dentro, che ognuno di noi può avere”.

Il campione ha incontrato due gruppi di ragazzi e ragazze: il primo, costituito dalle classi terze di tutti i settori, con un focus su passione, costanza, sacrificio e volontà in vista degli esami finali di qualifica; il secondo costituito dalle classi prime di tutti i settori (in collegamento anche una classe di Crema) con un affondo su accettazione e crescita. “Svegliarsi a 17 anni in un letto di ospedale con una gamba in meno – le parole del campione Devicenzi – è stato molto difficile, anzi, in quei primi momenti era apparentemente impossibile immaginare una vita “normale”.

Reagire è stata la scelta vincente: se ne era andata una gamba, ma non la voglia di raggiungere quegli obiettivi e quei sogni che avevo nella mia testa. Uno su tutti: riacquistare nel più breve tempo possibile la mia esistenza di ragazzo, di persona.” Muovendosi in stampelle tra le sedie, Devicenzi ha discusso con i giovani di molti temi legati alla loro età, di difficoltà e obiettivi, di sogni e autostima, portando esempi concreti, attraverso storie e video di coetanei che ce l’hanno fatta, lui compreso. Il suo messaggio agli studenti e alle studentesse: “Accettatevi per come siete, valorizzando la vostra unicità, senza vergogna o temendo il giudizio altrui”.

“Incontrare i ragazzi mi riempie di vita – il commento finale di Devicenzi – Ognuno di loro è ricco di intelligenza, capacità e talenti che non aspettano altro di essere scoperti e coltivati”.

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