Cremonese

Poche parole, tanto lavoro:
Abrego, l'altro Mudo

Il gol di Abrego contro il Brescia (foto Sessa)

“Dedico questo gol alla mia famiglia”. Nient’altro da aggiungere, perché di parole Gonzalo Abrego ne usa poche e lo ribadisce anche quando racconta del suo periodo non facile prima dell’ingresso in campo con gol contro il Brescia: “Io lavoro in silenzio, mi impegno sempre, in ogni allenamento. E cerco di farmi trovare pronto”.

Più che pronto, sabato scorso, è stato prontissimo: neanche il tempo di riscaldarsi e via sul ring, a battagliare con quelle leve che sembrano tentacoli. L’infortunio di Michele Collocolo non peserà minimamente nell’economia del match, perché da mezz’ala destra Abrego farà tutto quello che un centrocampista interno è chiamato a fare nel 3-5-2 di Stroppa: recuperare palloni, proporsi, cercare la giocata, fare gol.

Va addirittura oltre il fatturato del collega di reparto Cesar Falletti, ancora a caccia del primo squillo dopo due gare con almeno un paio di occasioni clamorose in ognuna. Con l’uruguaiano e con Franco Vazquez l’intesa sudamericana è cementata da lingua, garra e mate.

Lo stesso che Abrego sorseggiava qualche mese fa nell’intervista realizzata da Cremona1: “Il mio sogno? Conquistare la Serie A con la Cremo”. Anche grazie al suo primo gol in Italia e in grigiorosso, quel sogno può continuare ad essere cullato.

Simone Arrighi

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...