Cremonese

Le cinque cose più assurde
dei primi mesi di Serie B

Il surreale contro-pagellone della cadetteria

Grande Ouverture voto 5,5 – Nonostante la location da urlo, quella di Villa Olmo a Como con vista lacustre e Sinigaglia, la serata scivola via in un clima di apparente leggerezza ma comunque costellata da interventi e siparietti surreali, dove anche il concerto di Bennato e l’ira di Dennis Wise alla disperata ricerca di fazzoletti di carta mentre gli viene impedito di bere seduto al proprio posto appaiono del tutto normali. Mezzo punto in più, fin quasi a rasentare la sufficienza, per il pulsantone rosso da quiz televisivo e per la totale nonchalance con cui si è ignorato il caos iscrizioni. Visionaria.

Carta bollata voto 6,5 – Si tratta della regina dell’estate cadetta, alimenta le pagine dei giornali quanto e più del calciomercato. La Reggina continuamente bocciata, il Lecco a passare dalla disperazione alla gioia in un circolo perverso che alla fine premia i blucelesti e condanna gli amaranto, con il Brescia di Cellino pronto ad avventarsi prima sui lombardi e poi sui calabresi e l’estemporaneo Perugia che ad un certo punto pareva pure possibile rivedere in B in un’estate in cui la cadetteria sembrava poter rendere possibile il mondo dell’impossibile. Certezza.

Caro affitti voto 4,5 – Il Catanzaro a Lecce, lo Spezia a Cesena, la FeralpiSalò a Piacenza il Lecco a Lecco, ma forse a Padova fuori tempo massimo che inguaia l’estate bluceleste fino a che torna il sereno e l’addio in un amen all’Euganeo per riabbracciare l’amato Rigamonti-Ceppi. E se gli stadi di proprietà rimangono un lusso per pochi, il mercato delle locazioni da stadio in Serie B ritrova nuovo slancio, perdendo però troppo spesso i tifosi. Speculativo.

Panchina voto 5,5 – Quello dell’allenatore è un mestiere scomodo, e la Serie B non fa eccezione. I cambi sono cominciati in estate a Terni dove Lucarelli è subentrato ad Andreazzoli per poi lasciare il testimone a Breda. In stagione la scelta della Cremonese e di altre 8 società, Ternana inclusa, fino ad arrivare a D’Angelo per Alvini a La Spezia e senza dimenticare i giorni del condor di Massimo Cellino che sonda sonda, si presenta al derby col tecnico della Primavera, e alla fine rispolvera Maran. Tutti però già messisi in coda all’ufficio collocamento: da questa stagione, se esonerati prima del 20 dicembre, gli allenatori possono firmare per un’altra società. Traballante.

Cartellino Rosso voto 9 – Grande protagonista di questo primo terzo di campionato, ne sono stati sventolati 31 in 13 giornate, una media monstre di quasi 2,5 a giornata tra sanzioni dirette e per somma di cartellini gialli. Può capitare, insomma, che faccia capolino nei tabellini – e succede di frequente -, ma può anche capitare di vederne 3 in un tempo: mandare richiesta scritta ad Ascoli per maggiori informazioni. Fattore.

Mauro Taino

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