Cremonese

Cremonese-Ascoli, Stroppa:
“Servirà testa ed equilibrio”

Emozione e riflessione, così Giovanni Stroppa arriva alla prima sulla panchina della Cremonese: sabato alle 14.00 c’è l’Ascoli allo Zini. Alla vigilia, il mister parla in primis di equilibrio:
“L’emozione c’è sempre, è quella caratteristica che fa smuovere. Domani bisognerà essere il più possibile equilibrati. Servirà essere squadra e portare a casa il risultato. Ci sono possibilità di cambi, la partita inizia in un modo e finisce in un altro. Speriamo di attingere bene dalle tante risorse a disposizione”.

A proposito, recupera Luca Ravanelli ma mancherà Leonardo Sernicola: “Ancora non parlo del suo infortunio perché vanno prima fatti degli esami. Non so per quanto tempo non lo avremo a disposizione”.

Quanto cambia il piano partita con questa assenza? “È stata una mini settimana sempre alla ricerca della soluzione migliore. Negli ultimi allenamenti abbiamo dovuto cambiare qualcosa. Da ieri pomeriggio a questa mattina ho avuto però buone sensazioni. Bisognerà essere bravi a mantenere attenzione in entrambe le fasi”.

Che idea si è fatto della Cremonese di Ballardini? “Non rispondo sulla gestione di altri. Siamo tutti allenatori, non entrerò mai nello specifico sui colleghi. Ho troppo rispetto per Ballardini e per chi fa il mio mestiere. Anche io arrivo da alcune difficoltà”.

Ascoli compatta e robusta, che riesce a ribaltare l’azione: “L’Ascoli ha belle caratteristiche davanti e un aspetto caratteriale, di temperamento, molto forte. Oltre al discorso equilibrio, per noi sarà l’aspetto mentale a fare la differenza. Non dobbiamo sbagliare in quello. La partita si porta a casa soprattutto lì. La nostra però non deve essere una condizione estrema, è una partita di calcio. Per noi sarà fondamentale non sbagliare la prestazione”.

La prima responsabilità sarà nelle scelte: “Aggiungo che non è scontata perché tutti dovranno essere partecipi. Se metti dentro giocatori che non sono partecipi è un problema. Sarà mia responsabilità scegliere i giocatori giusti. E quelli che non giocano faranno la differenza”.

Sulla missione-qualità: “A volte in allenamento si fanno i 5 contro 5 e succede che chi ha la squadra con più attaccanti perde. Oggi non si fanno i miracoli. I ragazzi ci devono mettere molto del loro per poter essere squadra. Come ho avuto poco tempo io, lo hanno avuto anche loro. Meglio dare poche indicazioni ma buone. L’aspetto più importante sarà la testa”.

Tre impegni ravvicinati implicano scelte di turn over? “Lo vedremo strada facendo, dopo la partita di domani. A parte Sernicola stanno tutti bene. A condizionare possono essere i risultati, se arrivano possono facilitare l’integrazione di tutti. Speriamo di fare punti perché aiuta e accorcia i tempi di conoscenza anche interpersonale, non solo calcistica. Ci sono tre partite in dieci giorni, servirà crescere e fare le cose più semplici possibili. Esaltando le qualità di molti giocatori”.

E su Vazquez: “Mi piacerebbe trovargli il vestito giusto per esaltarne le qualità perché è tra i più forti categoria”.

Simone Arrighi

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