Una Cremonese in cerca di identità contro un Bari a caccia di alternative: il big match di sabato allo Zini è iniziato da giorni nella testa di Davide Ballardini e Michele Mignani, due tecnici alle prese con pensieri diversi ed un unico obiettivo, trovare la prima gioia in campionato.
Lo 0-0 di Cremona e quello del San Nicola, nella prima giornata, hanno certificato partite e prestazioni agli antipodi. Per i grigiorossi non sono mancati i rimpianti: le occasioni di Felix Afena-Gyan condite dal palo sul finire del primo tempo, fanno pari e patta con i contropiede cestinati da un Catanzaro bravo ad irretire i grigiorossi con manovra bassa e ripartenze.
Per il Bari non sono mancati invece cartellini ed infortuni: il pareggio col Palermo assume maggior spessore se si considera che i biancorossi hanno terminato il match in 9 e in corso d’opera hanno perso Davide Diaw e visto compromettersi la stagione di Jeremy Menez. Motivo per cui il Bari è tornato forte sul mercato e tra i papabili rinforzi nelle ultime ore ha preso corpo anche il nome di Massimo Coda, conteso anche dalla Sampdoria.
Per la Cremo, nel caotico bazar di fine calciomercato, prima delle entrate vanno risolte le posizioni dei giocatori in uscita: l’entourage del difensore Emanuel Aiwu è in Turchia e sta provando a bussare a diversi club per offrire al proprio assistito una chance di prima serie e la trattativa più avviata, dopo l’offerta non congrua del Besiktas, è con il Basaksehir. Sulle sponde del Bosforo si sono mossi anche gli agenti dell’attaccante David Okereke, per il quale sta scadendo la soglia limite d’attesa in casa Cremo.
Discorso diverso per il mancino Emanuele Valeri, con il diesse Simone Giacchetta già al lavoro da settimane per sostituirlo in rosa con un terzino sinistro di esperienza (sul taccuino Nicola Falasco dell’Ascoli). Difficile su ogni fronte che si concretizzino trattative entro il fine settimana: troppo importante Cremonese – Bari per aggiungere pensieri extra-campo all’ambiente.
Simone Arrighi
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