Cremonese

Dal Crotone al Catanzaro, come
sta tatticamente la Cremonese

(foto Sessa)

Non si ferma il lavoro della Cremonese che dopo le fatiche di Coppa Italia, due ore di gara vera contro il Crotone, non ha mai interrotto gli allenamenti al Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”.

Il successo contro i calabresi ha lasciato molte indicazioni utili su cui lavorare, anche se il campionato incombe: già sabato sera, infatti, allo Zini ci sarà il neopromosso Catanzaro per sfidare i grigiorossi nella prima giornata di Serie B.

La squadra di Davide Ballardini ha mostrato di essere vulnerabile quando la linea si trova a dover gestire la palla scoperta degli avversari, in grado, in questa specifica situazione, di attaccare liberamente la retroguardia della Cremonese avanzando palla al piede o imbucando alle spalle della stessa.

In fase offensiva la manovra dovrà invece trovare maggiore velocità, con Ballardini che chiede un attacco quanto più diretto possibile una volta che si è in possesso palla.

Un’indicazione ulteriore arriva anche dai cambi campo con cui si cerca l’isolamento dell’esterno offensivo in superiorità qualitativa contro il diretto avversario.

Uno scenario comunque non semplice da incontrare contro squadre basse e chiuse, con i grigiorossi chiamati ad una evoluzione nella costruzione dal basso per attirare il pressing avversario e liberare spazio in profondità.

Per tutte le altre situazioni, specialmente quelle con spazi congestionati, c’è Franco Vazquez già in grado di vedere, aprire e sfruttare varchi invisibili agli altri.

Mauro Taino

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