Cremonese

La Cremo ha ribaltato tutto,
ma non ha cambiato rotta

Come è cambiata tatticamente la squadra grigiorossa durante la stagione di Serie A

Non è bastato il cambio di allenatore alla Cremonese per riuscire a conquistare la salvezza in Serie A. Davide Ballardini ha ribaltato l’approccio tattico dei grigiorossi, ma non è riuscito a far compiere alla Cremo il cambio di passo necessario per risalire la classifica.

L’andamento del possesso palla durante il campionato della Cremonese (in rosso Alvini, in grigio Ballardini)

Certamente, il dato numerico – in termini di punti – è eloquente: 7 nelle prime 18 giornate con Massimiliano Alvini alla guida, 20 dalla 19esima in avanti con una media punti salita da 0,38 a 1. Sul campo, però, la questione è risultata essere più sfumata.

L’andamento dell’indice PPDA** durante il campionato della Cremonese (in rosso Alvini, in grigio Ballardini)

Al suo arrivo, il tecnico ravennate ha scelto di abbassare il proprio baricentro, adottando un atteggiamento più passivo, accettando di non condizionare la partita in modo diretto, quanto piuttosto di attendere uno spiraglio o una giocata. In questo senso, le percentuali di possesso palla sono scese dal 44,7% della gestione Alvini al 40,2 di quella di Ballardini.

L’andamento dei tiri subiti e di quelli in porta generati durante il campionato della Cremonese (rispettivamente in rosso e verde Alvini, in grigio e giallo Ballardini)

Il cambio di rotta maggiore, però, si è visto senza palla. L’intensità nel pressing, con la nuova gestione tecnica si è quasi dimezzata, a riprova di un atteggiamento più prudente della Cremonese con l’ex Genoa al timone.

Anche se già con Alvini il sistema di marcature a uomo a tutto campo era stato in aprte ibridato (QUI l’approfondimento), con Ballardini ha preso il sopravvento il controllo dello spazio e una maggiore attesa a protezione dell’area con un blocco basso.

L’andamento degli expected Goals* concessi durante il campionato della Cremonese (in rosso Alvini, in grigio Ballardini)

Tuttavia il nuovo atteggiamento non ha portato i benefici sperati. A livello di media gol concessi, il miglioramento è stato lieve (da 2,4 a gara a 1,85), ma il numero di occasioni concesse è rimasto sostanzialmente stabile: 14 di cui 5,6 in porta media sotto la gestione del toscano, 14,4 di cui 6,15 nello specchio con il romagnolo. A migliorare, ma non in modo netto, è stata invece la pericolosità delle chance lasciate agli avversari: da 2 expected Goals* concessi di media a gara si è scesi a circa 1,7.

L’andamento dei tiri fatti e di quelli in porta generati durante il campionato della Cremonese (rispettivamente in rosso e verde Alvini, in grigio e giallo Ballardini)

Anche in attacco, la Cremonese ha migliorato leggermente la propria efficacia, pur diminuendo il volume della produzione offensiva. Con Ballardini si è tirato meno (da 12,5 a 10,3 di media a partita, di cui rispettivamente 3,4 e 3,25 in porta), ma si è generato qualcosa in più a livello di expected Goals* creati: da 1,1 a 1,3.

L’andamento degli expected Goals* generati durante il campionato della Cremonese (in rosso Alvini, in grigio Ballardini)

La Cremonese, insomma, cambiando allenatore ha ribaltato tutto, ma a livello tattico ha continuato a mostrare i medesimi limiti in termini di produzione offensiva e di concessioni difensive.

Già sotto la gestione Alvini, in ogni caso, la squadra aveva mostrato una tendenza in miglioramento (QUI l’approfondimento) all’interno di un contesto tattico definito e chiaro. Un’identità che si è andata via via perdendosi per lasciare il posto ad un atteggiamento più reattivo e speculativo.

Ciononostante l’arrivo di Ballardini ha permesso ai grigiorossi di trovare qualche punto per ravvivare le proprie speranze salvezza, ma non è stato sufficiente per evitare la retrocessione.

Mauro Taino

*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.

**PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.

Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

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