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Calcio Dilettanti, Sergio Pedrazzini candidato alla presidenza lombarda

Sarà Sergio Pedrazzini, già vicepresidente vicario del Comitato lombardo della Lega Nazionale Dilettanti regionale e di fatto reggente dopo la scomparsa di Carlo Tavecchio. Lodigiano, Pedrazzini ha ufficializzato la propria candidatura dopo che il TAR del Lazio ha rigettato il ricorso di Alberto Pasquali sulla legittimità della precedente assemblea elettiva che aveva portato proprio all’elezione di Tavecchio e del Consiglio Direttivo uscente che comprende anche il cremonese Angelo Bruschi. Proprio Pasquali, che aveva corso contro Tavecchio, sarà lo sfidante di Pedrazzini alle elezioni del prossimo 25 marzo.

“Una decisione – spiega in un comunicato il candidato – che ho preso al fine di proseguire la strada intrapresa con il Direttivo in carica e il lavoro portato avanti negli ultimi due anni insieme, in uno dei momenti più complicati di sempre per il calcio dilettantistico. La mia è una candidatura nel segno della continuità e dell’impegno encomiabile di Carlo Tavecchio e di tutto il Consiglio, per garantire il sostegno necessario a tutti i club facenti parte del Comitato Regionale Lombardia”.

Pedalini quindi illustra le linee guida della propria candidatura: “Vogliamo e dobbiamo portare avanti il lavoro di Carlo Tavecchio e della nostra squadra. Tante cose sono state fatte, ma sono altrettante le sfide da vincere. Abbiamo di fronte due partite cruciali. La prima è la modifica della Riforma dello Sport, che va emendata, la seconda è mettere mano alle Carte Federali. Dobbiamo porre le società nella condizione di investire sul Settore giovanile attraverso proposte concrete, per la sopravivenza di tutto il movimento”.

Tra i punti del programma elettorale il sostegno a tutte le società lombarde “ai possibili emendamenti sulla legge per lo sport di imminente esecutività”. Per Pedrazzini “adesso bisogna trovare delle soluzione per cercare di garantire ai club la massima tutela e sostegno in vista dei cambiamenti che ci saranno”. Il candidato cuore poi “lavorare all’evoluzione del CRL”, non più “solmente organo amministrativo, ma un supporto costante e di consulenza”.

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