del ritorno con la Juve Stabia
per Offanengo: c'è Sara Bellia
di Around Cremona Project
lo speciale in onda su CR1
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Il ricordo dell’andata, col primo ko interno, una vera e propria debacle (1-5), subìto in campionato. Ma anche la consapevolezza che la lotta salvezza non guarda in faccia a nessuno. E che comunque il presente parla di uno stato di forma buono, con 8 punti nelle ultime quattro partite. Con questi ingredienti e umori la Pergolettese va a giocarsela a Pordenone, in casa di una delle quattro squadre racchiuse in un solo punto, a giocarsi questo girone A di serie C aperto come nessun altro torneo al mondo, probabilmente.
Lo 0-0 col Mantova ha fatto due feriti, per così dire, che è comunque meglio di un morto, ma non ha cambiato la sostanza: la salvezza diretta dista sempre un punto. La giornata numero 30, che la Pergolettese disputa domenica alle ore 17.30 in trasferta, risulta molto interessante anche in altri incroci, come quello tra Mantova e Triestina o tra Sangiuliano e Novara, senza dimenticare lunedì la sfida tra la baby Juventus e l’Albinoleffe. Tutti risultati ai quali la Pergolettese dovrà fare attenzione, senza però dimenticare il proprio cammino.
I ramarri, retrocessi l’anno scorso dalla B, sono guidati da Mimmo Di Carlo ed hanno un’ossatura da categoria superiore, con i difensori Ajeti e Bruscagin, i mediani Burrai e Deli e davanti una gran varietà con Dubickas, Edera, l’ex Cremonese Pinato e Candellone tra gli altri. E come dimenticare poi il casalasco Zammarini, mediano col vizio del gol, in rete anche al “Voltini”?
Insomma un’avversaria molto forte che però nelle ultime sei ha vinto solo una volta, a Trento, fermata in ben quattro circostanze sul pareggio, risultato che ricorre più spesso (11 volte su 29 partite) nel cammino dei neroverdi. Da un lato il secondo migliore attacco con 46 gol fatti, dall’altro una difesa che incassa abbastanza: numeri che predicono una partita forse più aperta di quanto non dica il pronostico.
Giovanni Gardani