Cremonese alla prova contro un Napoli maturo e sin qui perfetto
In uno Zini gremito la Cremonese aspetta la capolista Napoli: calcio di inizio alle 18.00 di oggi, domenica 9 ottobre. Gli azzurri non hanno ancora perso in campionato e sono reduci da quattro vittorie consecutive e anche in Champions League hanno vinto tutte le gare sin qui disputate. Luciano Spalletti, allenatore dei campani, in questa stagione sta alternando il 4-3-3 e il 4-2-3-1 come moduli di riferimento.
Il Napoli è una squadra che vuole controllare la partita attraverso un possesso palla prolungato ed è capace di essere paziente nella costruzione in attesa di portare la palla ai suoi giocatori offensivi. Al tempo stesso, però, è anche una formazione capace di attaccare la profondità se gli si presenta l’occasione.
Gli azzurri, alla vigilia della nona giornata, sono il migliore attacco del campionato, la formazione che tira di più e sono quarti per expected Goal (xG)* generati. Quella partenepea è anche la squadra che arriva più spesso nell’area avversaria.
In fase difensiva, la squadra campana non esercita un pressing intenso, preferendo togliere profondità agli avversari riposizionandosi a ridosso della propria area di rigore. Sin qui la retroguardia azzurra è stata la seconda a subire meno tiri, la terza a concedere meno xG* e la quarta miglior difesa.
Per la Cremonese, dunque, si prospetta probabilmente la gara più dura di questo inizio di stagione contro una squadra matura che sa coprirsi bene e sa capire come poter far male all’avversario di turno scegliendo l’opzione migliore.
I grigiorossi, abbandonata con ogni probabilità la parità numerica in fase difensiva, dovranno comunque essere abili ad attaccare in modo diretto e verticale la difesa del Napoli una volta riconquistata palla senza permetterle di ricompattarsi. Sarà determinante la qualità nel recupero palla e la capacità di sfruttare al massimo ogni eventuale errore azzurro, un aspetto su cui la squadra di Massimiliano Alvini sta mostrando qualche limite.
Determinanti, infine, la concentrazione e l’intensità in fase difensiva nei duelli individuali, pur contro un avversario di grande caratura: in questo senso, se il 4-3-3 mostra accoppiamenti naturali (come visto a Lecce), sarà interessante come Alvini vorrà schermare il trequartista avversario in caso Spalletti opti per il 4-2-3-1. Il difensore libero da compiti di marcatura, infine, sarà chiamato ad un lavoro costante di aiuto ai compagni.
Mauro Taino
*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.
Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)