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Con il Como la Cremonese ha messo subito le cose in chiaro

Una prova di forza quella con cui la Cremonese è riuscita a piegare il Como guadagnandosi la Serie A, grazie alla contestuale caduta del Monza a Perugia. I grigiorossi, contro una squadra abituata a lasciare la sfera agli avversari per provare a colpirli in contropiede, hanno invece rinunciato al possesso palla, scegliendo invece un gioco maggiormente diretto ed efficace.

L’obiettivo, prima del calcio di inizio, era quello di limitare i contropiede dei lariani. Obiettivo centrato (solo una ripartenza per i padroni di casa), nonostante l’intensità nel pressing più bassa di tutta la stagione.

La Cremonese, in una gara senza nulla da perdere e tutto da guadagnare, è tornata a costruire numerose occasioni: 13 i tiri effettuati, 3 quelli nello specchio per 2.45 expected Goal (xG*) generati, dato tra i più alti in stagione. Di fatto ai grigiorossi sono bastati 50 minuti per domare il Como: 11 conclusioni sono arrivate in questo lasso di tempo, con il rigore trasformato da Di Carmine a mettere in ghiaccio la partita.

I ragazzi di Pecchia hanno comunque concesso abbastanza ai padroni di casa (stesso numero di chance, 2.01 xG* generati), anche nel primo tempo con la doppia occasione di Cerri e Parigini e nel finale con La Gumina (oltre naturalmente al rigore trasformato da Bellemo), riuscendo però a mantenere la porta blindata fino proprio al penalty che ha sancito anche la fine del match.

La Cremonese, dunque, è riuscita ad attuare il proprio piano gara andando il prima possibile sul doppio vantaggio grazie ad una produzione offensiva tornata su livelli importanti, per poi controllare senza troppi affanni la partita.

Mauro Taino

*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.

Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

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