Sabbioneta centro del mondo delle Nazionali di calcio non riconosciute
Il torneo di calcio delle Nazioni non riconosciute? Non è certo una novità, e se ne parla sempre nell’estate in cui si gioca: una sorta di Mondiale bis dove a sfidarsi non sono Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Brasile o Argentina (omettiamo l’Italia, per non riaprire una ferita), bensì Padania, Nord Cipro, Regno delle due Sicilie, Mapuche, Kiribati, ossia Nazionali che rappresentano Stati non ufficialmente riconosciuti ma che sentono molto forte il senso di indipendenza e appartenenza.
La Conifa, ossia la Confederazione delle associazioni di calcio indipendenti, dopo il Mondiale del 2018 e l’Europeo del 2019, si è dovuta fermare a causa del Covid, ma ora è pronta a ripartire. E per farlo ha fissato il prossimo weekend, dal 22 al 24 aprile, scegliendo Sabbioneta come fulcro nevralgico per ospitare i cosiddetti Conifa Football Strategy Days.
Presentata in Regione Lombardia, la kermesse poterà delegati delle varie affiliate alla Conifa a Sabbioneta, per discutere dei prossimi impegni con un focus dedicato alla crescita del calcio femminile, del calcio paralimpico e assieme del calcio a 5. Una scelta voluta da Alberto Rischio, presidente della Conifa a livello europeo, che ha parlato di Sabbioneta come capitale, almeno per tre giorni, di 700 milioni di persone rappresentante dalla stessa Confederazione.
“Siamo lieti di ospitare questo evento – ha detto il sindaco Marco Pasquali – che sfrutta sport e cultura per promuovere territori ed economie diverse, oltre naturalmente al turismo: un evento che per la prima volta Sabbioneta ospita, peraltro in un periodo molto significativo, perché segna l’uscita da una situazione molto complicata come quella del Covid”.
Franco Alessandria, assessore allo Sport, ha invece voluto rimarcare la tradizione sportiva del comprensorio Oglio Po, dall’atletica, alla pallavolo, al canottaggio e ovviamente al rugby.
Giovanni Gardani