Cremonese

Col Crotone la Cremonese ha vinto con l'attacco

Il gol di Fagioli (foto Sessa)

Con il successo 3-2 contro il Crotone, la Cremonese è tornata al successo allo Zini dopo oltre due mesi e lo ha fatto grazie alla propria abilità in fase offensiva. La prestazione in attacco è stata dunque in continuità con quelle offerte contro Frosinone e Cosenza, con la formazione di Pecchia che ha dimostrato una crescita importante in termini di produzione offensiva dopo l’ultima sosta per le nazionali (eccezion fatta per la gara con l’Alessandria). Anche contro il Crotone sono stati registrati dati tra i migliori stagionali sia in termini di expected Goal (xG)* che di conclusioni.

Come già visto contro il Cosenza, la formazione di Pecchia ha dimostrato di saper manipolare la retroguardia avversaria, come è risultato evidente in occasione del pareggio di Strizzolo. Fagioli ha il pallone nel mezzo di spazio di sinistra, Ciofani si fa marcare dall’esterno di centrocampo avversario con un compagno che tiene occupati i tre centrali. Strizzolo è così libero di poter ricevere il passaggio del compagno e firmare la rete del sorpasso.

L’azione del pareggio di Strizzolo

Una situazione che si è verificata anche poco dopo, quando – sempre con un uomo libero di fare la giocata dalla stessa posizione – non sono stati serviti Valzania e Zanimacchia soli sul lato debole.

Se dal punto di vista offensivo la Cremonese è riuscita a creare molto e ad essere efficace, è mancata di continuità nella gestione del possesso palla. La costruzione a 3 vista a Cosenza si è vista raramente, nonostante una buona occupazione dei corridoi verticali. Tuttavia nel corso del match si è via via ridotto il controllo della sfera da parte dei grigiorossi.

Questo, unito ad un’intensità nel pressing tra le più basse in stagione, ha fatto sì che la Cremonese concedesse molto ad una squadra solitamente poco efficace come il Crotone. In stagione i grigiorossi non avevano mai concesso così tanti xG* (1.94) come nell’ultimo turno e solo col Cittadella avevano subito tanti tiri nello specchio (7).

Grafica Wyscout S.p.A.

Sono inoltre riapparsi i problemi di gestione del proprio lato debole, particolarmente evidente in occasione dei due gol. Nel primo episodio l’inserimento di Zanellato non viene seguito dal centrocampista, così stringe in marcatura Sernicola (creando una situazione di 2 contro 2 nel cuore dell’area) che però è costretto a lasciare libero alle proprie spalle Sala che riceve il passaggio di Benali e serve Maric per il vantaggio rossoblù.

L’azione del gol di Maric

In occasione del rigore trasforamto da Benali, invece, lo stesso Sernicola – forse attratto da Maric che però è preso in consegna da Bianchetti – è mal posizionato e lascia Molina tutto solo allle proprie spalle. Dal cross del numero 17 rossoblù nascerà proprio il fallo di mano dello stesso Sernicola.

L’azione del rigore del Crotone

In conclusione, se da un lato la Cremonese è riuscita a dare continuità alla propria produzione offensiva, almeno nella parte centrale del match, dall’altro ha offerto una prestazione molto meno solida in fase difensiva rispetto alle ultime uscite, con le due reti concesse ai calabresi che – per come sono arrivate – devono far tenere alta l’attenzione alla squadra di Pecchia.

Mauro Taino

*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.

Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

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