Con la Spal sono riaffiorate alcune criticità della Cremonese
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Il primo tempo di Cremonese – Spal è agli sgoccioli. I grigiorossi sono in vantaggio 1-0 grazie alla prodezza di Buonaiuto, innescato da Carnesecchi. La squadra di Clotet insiste con un circolazione bassa che coinvolge anche il portiere per attirare il pressing dei padroni di casa che in effetti scalano in avanti. Il centrocampo di Pecchia attende sulla propria trequarti offensiva, mentre la difesa viene allungata dal movimento delle due punte ferrararesi, Colombo e Melchiorri, creando un buco alle spalle della mediana grigiorossa.
Seculin premia con un lancio millimetrico il movimento ad allargarsi del trequartista Mancosu che stoppa e può puntare in parità numerica la retroguardia della Cremonese grazie al movimento della mezzala Mora sul lato debole. Il trequartista biancazzurro salta proprio Valeri e a questo punto la Spal è in superiorità numerica.
Le punte si fanno marcare da Okoli (Colombo) e Sernicola (Melchiorri). Proprio Melchiorri fa un movimento verso il centro per liberare ulteriore spazio per Mora e al tempo stesso sbilancia il diretto marcatore che perde un tempo di gioco.
Mancosu a questo punto ha sul lato debole due ricevitori liberissimi da poter servire: sceglie Mora che poi appoggia per Melchiorri che sigla il pareggio. Si tratta – quella della manipolazione della difesa della Cremonese per colpirla sul lato debole – di un tema ricorrente nelle ultime giornate: anche il gol di Spalek col Brescia e del casalasco Zammarini col Pordenone – pur con alcune differenze – si basano su principi simili.
Contro la Spal, la difesa della Cremonese si è trovata in una situazione di emergenza, ma ha deciso di non derogare ai propri principi: invece di scappare sulla palla scoperta, la retroguardia grigiorossa ha deciso di portare pressione sul giocatore biancazzurro in possesso e al tempo stesso di tenere come riferimento principale la sfera, stringendo la linea verso la zona palla e lasciando Sernicola in una posizione di uno contro uno al centro del campo, con l’inserimento della mezzala avversaria sul lato debole che non è stato seguito da alcun centrocampista, anche per la distanza che la Spal è stata in grado di creare tra i reparti della formazione di Pecchia.
Il gol della squadra di Clotet è arrivato nel momento di minor intensità nel pressing da parte della Cremonese, all’interno di una partita sostanzialmente equilibrata con le squadre che si sono divise il possesso palla (51,56% a favore della Spal), tirando in modo simile (13-10 le conclusioni a favore dei grigiorossi, 4-2 per i biancazzurri quelle nello specchio), nonostante gli ospiti abbiano generato più expected Goal (1.38-0.87 xG*).
Ancora una volta, però, le maggiori occasioni per la Cremonese sono arrivate nel primo tempo (4 conclusioni tentate nella ripresa per 0.13 xG* generati). Soprattutto, come già con Brescia e Pordenone, la squadra di Pecchia ha subito una rete per una carenza nel controllo del lato debole che è costato carissimo in termini di punti.
Mauro Taino
*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.
Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)