Calcio

Psg, dal danno alla beffa: il Giudice Sportivo commina lo 0-3 a tavolino

Non se l’aspettava il Psg, la società di San Giovanni in Croce iscritta al campionato di Prima categoria girone H, che si sente ora cornuta e mazziata, come si suol dire. Il Giudice Sportivo di Milano, infatti, ha comminato il ko per 3-0 alla squadra blugranata nel match contro il Marmirolo, sospeso dopo l’intervallo per il colpo proibito da parte del tecnico ospite Bizzoccoli al dirigente locale Cirelli. I due, peraltro, si sono già chiariti e hanno chiuso la vicenda con una stretta di mano.

Quello che non va giù alla dirigenza del Psg è il principio che sta alla base del ko a tavolino, che costerà anche un punto in classifica (il Psg ripartirà dunque da -1 in classifica). “Il Marmirolo è più forte di noi e probabilmente, riprendendo la partita dal 45’, avremmo comunque perso, tanto più che eravamo sotto 0-1 – spiega Manrico Sanguanini, presidente del club casalasco -. Ma la decisione è assolutamente insensata e infatti faremo ricorso: noi abbiamo chiesto di non riprendere la partita per tutelare l’incolumità di tutti gli atleti, i nostri e anche quelli del Marmirolo. Non c’era un clima sereno, dopo quanto accaduto, per ricominciare. Il Giudice Sportivo ha invece comminato lo 0-3 a noi, perché ci siamo rifiutati di giocare. Nel mentre non è arrivata nemmeno una giornata di squalifica a Bizzoccoli, dal quale è partito tutto”.

“E’ un controsenso – precisa Sanguanini – per il messaggio che passa: si è tutelato un atto di violenza e, inoltre, la società del tesserato che l’ha commesso, ottiene 3 punti senza giocare. Faremo ricorso perché abbiamo tante prove a sostegno dell’errore del Giudice Sportivo. L’arbitro stesso, infatti, ha controfirmato, dunque condiviso, un documento che – validato anche dai Carabinieri presenti al campo – precisa puntualmente quanto accaduto. E quel documento è finito nel faldone che il Giudice Sportivo ha ricevuto. Non solo: anche Bizzoccoli si è detto pentito di quanto fatto e ha ammesso l’errore, tanto è vero che mercoledì ha incontrato Cirelli per scusarsi. Lo ripetiamo: non pesa lo 0-3 a tavolino o il punto di penalizzazione, ma il messaggio che sta passando. Questa decisione disciplinare non ha alcun senso”.

G.G.

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