venduti 13.542 biglietti
il basket cresce a scuola
di Montani ai mondiali di Suhl
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La sfida di Bolzano ha detto che per sognare il colpaccio e il salto di qualità è ancora presto, per quanto la Pergolettese vista al “Druso” non sia così lontana dalle big del girone. Tuttavia, per questi discorsi ci sarà tempo nelle prossime partite, perché domenica alle 17.30 al “Voltini” di Crema si gioca quello che in realtà è uno scontro diretto in piena regola per la salvezza.
Contro la Virtus Verona, che sino all’anno scorso era la terza formazione di Verona città dopo Hellas e Chievo (poi i “mussi volanti” sono falliti ripartendo dalla Terza categoria), è un incrocio pericoloso tra due squadre sulla soglia dei playout, distanziate di una sola lunghezza: 3 punti i gialloblu, 2 i veronesi, che peraltro hanno centrato il loro secondo pareggio mercoledì nel recupero col Piacenza. Motivo per cui la Virtus potrebbe arrivare alla sfida del “Voltini” un po’ più stanca e di certo con 90 minuti in più ravvicinati nelle gambe.
Tre gol fatti e sei subiti, numeri simili a quelli della Pergolettese, per una società che festeggia proprio quest’anno i 100 anni di storia e che ha una particolarità: il suo presidente e il suo allenatore sono la stessa persona, Luigi Fresco: 39 anni – si pensi – nello stesso club, portato dal 1982 ad oggi dalla Terza categoria alla serie C.
Guardando invece al parco calciatori, il nome da copertina è senza dubbio quello dell’ex Carpi Rachid Arma, già protagonisti da tanti anni in C, affiancato dal rigorista Pittarello. Una squadra tosta e di temperamento, ma la Pergolettese non può stavolta prescindere dai 3 punti.
Giovanni Gardani