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Tokyo 2020, Gentili sui social "Questo è un incubo"

Giacomo Gentili, appena tornato a Cremona affida ai social la sua sofferenza per la medaglia sfumata

Dopo qualche giorno silenzio e dopo una sofferenza palpabile anche a migliaia di chilometri di distanza, Giacomo Gentili, campione cremonese del remo affida ai social le sue prime parole di commento. Lo fa sul suo profilo Instagram, postando la foto che più di ogni altra trasmette i sentimenti che ha provato nell’istante in cui la sua finale si è fermata e la corsa alla medaglia è svanita.

“QUESTO È UN INCUBO .. le parole che ho continuato a ripetere sperando che veramente fosse così ..invece è tutto reale. Persino lo scenario peggiore che avevo immaginato non era così brutto. Ho visto sfumare i sogni di una vita per un filaRemo (embardee). Dalla posizione migliore in gara alla peggiore. Ci ho creduto ugualmente ripartendo all’impazzata ma non è servito a nulla , ormai il sogno era sfumato in poco tempo .. la cosa peggiore che potesse succedere ad un atleta è successa!”.

E’ già, la peggiore, perchè quella barca, quel quattro di coppia era davvero il più forte e probabilmente anche il più bello tecnicamente di tutta la finale, con l’incedere elegante che solo le barche multiple offrono all’occhio esperto. L’errore purtroppo era in agguato, poco prima delle boe dei mille  metri e nonostante una grande reazione, l’armo azzurro non è riuscito ad andare oltre il quinto posto. Giacomo si dispera e non si sottrae, anche se l’errore è accaduto a centro barca, e dunque non ne ha responsabilità, ma lo stesso chiede scusa:

“Mi dispiace con tutto il cuore per le persone che ho deluso, e questa è la cosa che mi fa più male. tutte le persone che hanno creduto in me e che mi hanno seguito in questi anni per i miei successi! Questo è l’unico insuccesso che non doveva accadere, ma ormai è andato e non si può tornare indietro , si deve guardare avanti anche se adesso sarà molto difficile…”

Nel momento più duro per un atleta c’è anche un pensiero a chi lo ha sostenuto:

Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia! Ogni giorno che passa capisco sempre di più quanto sia fortunato ad averne una così BELLA !
Tantissimi amici mi stanno sostenendo e questa cosa mi riempie di gioia, perché è in questi momenti che capisci chi ti vuole bene veramente”.

Seguono tante parole di conforto, dai cremonesi, da chi lo conosce bene, da chi lo ammira da lontano e dai suoi compagni di nazionale che sanno quando sia difficile conquistare una convocazione olimpica e  ancora di più guadagnare la possibilità di giocarsi una finale:

“Forza Jak!! Quello che è successo non potrà mai mettere in discussione il fatto che sei un grande atleta ed avrai tutto il tempo per rifarti!” scrive Matteo Lodo, gli fa eco Matteo Castaldo “Sei giovane Giacopus…. Sei il padrone del tuo destino, e il dolore di oggi ti darà la carica ogni giorno da qui a Parigi…. Poi c’è Paniz… con lui accanto puoi fare quello che vuoi”. Ci sono anche le parole di incoraggiamento di chi su quella barca ha vinto l’oro a Sydney: “Non pensare che hai deluso qualcuno perché sono sicuro che non è così! Di sicuro chi ti vuole bene e ti conosce è dispiaciuta perché sperava in un grande risultato per te – scrive Simone Raineri – Se c’è uno deluso ora sei tu ma in questo momento è normale. DEVI SOLO METABOLIZZARE QUESTO INCIDENTE DI PERCORSO E TRASFORMARE QUESTA DELUSIONE CHE HAI IN VOGLIA DI RISCATTO E FAR VEDERE AL MONDO INTERO CHI SEI. PARIGI 2024 TI ASPETTA!!”

E poi ancora tanti cuori che tutti si augurano possano aiutare Giacomo Gentili a metabolizzare la delusione e ripartire più forte di prima verso Parigi 2024.

Cristina Coppola

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