Raid Pavia-Venezia, emozione dagli argini per la grande corsa sul Po
In totale sono stati 64 su 90 gli equipaggi giunti al termine della gara: tra questi anche Giuliano Landini, assieme a Mirco Narduzzi e Giorgio Dalla Pietà che a bordo della loro Evinrude hanno chiuso 12esimi con 31’29’’ di ritardo sul vincitore, viaggiando a una velocità media di 124 km all’ora. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL VIDEO
Il Raid Pavia-Venezia, in realtà partito da Piacenza per le condizioni del Po, che non consentivano di seguire il tracciato abituale almeno alla partenza, ha riportato una vecchia tradizione in riva agli argini del Grande Fiume. Una festa per chi, l’ultima volta, aveva vissuto il Raid 21 anni fa, quando però la manifestazione stava un po’ soffrendo e forse passando di moda; per chi ha visto per la prima volta sfrecciare i bolidi a pelo d’acqua; per chi invece rimpiangeva questa gara di inizio estate, una tradizione sentita che – dopo la lunga pausa – è giunta ora alla sua 69esima edizione.
A Isola Serafini, Cremona, a Casalmaggiore, a Mezzani sulla sponda parmense e ovviamente nel mantovano, tra Cizzolo, Viadana e Dosolo, sono stati in tanti domenica – anche grazie al meteo favorevole – ad attendere i partecipanti e il loro passaggio, a velocità spesso importanti, anche se il record di Landini nel 1995 (con punte di 250 km all’ora) è rimasto lontano.
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La partecipazione, tuttavia, ha compensato alla grande, con 90 equipaggi al via contro i 30 dell’ultima volta, nel 2000. Per la cronaca l’organizzazione, buona ma un po’ arrugginita, ha fornito le classifiche in tarda serata e si è scoperto che la vittoria ha arriso a Gianluca Carli, con il numero 90 alla guida di una F2 Baba Mercury, che ha viaggiato a una media di 168 km all’ora. Il grande favorito Guido Cappellini, invece, ha “rotto” come si dice in gergo, in acque mantovane, non riuscendo quindi a completare la gara.
In totale sono stati 64 su 90 gli equipaggi giunti al termine della gara: tra questi anche Giuliano Landini, assieme a Mirco Narduzzi e Giorgio Dalla Pietà che a bordo della loro Evinrude (numero 44) hanno chiuso 12esimi con 31’29’’ di ritardo sul vincitore, viaggiando a una velocità media di 124 km all’ora.
Giovanni Gardani (foto Alessandro Osti, video Brozzi e Bellini)