un colpo allo Zini: è il momento
tango. E c'è la Gol Parade
in nazionale Under 21
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I difensori cremonesi dominano la Serie B. Se Simone Romagnoli è lo specialista delle vittorie dei campionati cadetti, Michele Cremonesi lo tallona come specialista delle promozioni. Quella raggiunta ieri sera, giovedì 27 maggio, col Venezia è infatti la terza dopo quelle raggiunte con Crotone e Spal.
Che stagione è stata?
Si sapeva che avremmo dovuto soffrire, ma siamo sempre stati capaci di compattarci. Sicuramente c’è grande gioia ed emozione per questa promozione: è un risultato straordinario anche per quelle che erano le permesse. Venivamo da un anno dove ci siamo salvati all’ultima giornata, poi è partito un progetto nuovo in cui l’obiettivo primario era salvarsi di nuovo. Invece, passo dopo passo, con il lavoro abbiamo messo un mattoncino alla volta togliendoci delle soddisfazioni e arrivando ad una finale playoff quasi insperata.
Qual è stato il segreto di questa promozione?
Il segreto è il lavoro, avere un gruppo che ogni giorno cerca di dare il massimo: in tutte le tre promozioni che ho fatto è sempre stato il filo conduttore. Le vittorie sono create dal lavoro che è alla base di tutto. Anche il gruppo è stato determinante: ogni giocatore ha alzato il proprio livello e sono uscite le qualità migliori di ogni giocatore, anche perché quando prendi consapevolezza dei tuoi mezzi riesci ad esprimerti meglio.
Come valuti la stagione della Cremonese?
Complessivamente direi positiva, anche se con qualche difficoltà iniziale. La Cremonese aveva un organico importante, poi con il cambio di allenatore si è vista una proposta di calcio diversa che ha attecchito di più sui giocatori e hanno fatto ottimi risultati e prestazioni. Si sono visti un’idea e un lavoro, sperando sia di buon auspicio per il futuro.