Calcio

Eccellenza, le nostre ribadiscono il loro "no". E attaccano: "Dalla LND un ricatto fuori luogo"

In aggiunta la richiesta, passata con 16 regioni a favore su 20, di fare pagare comunque a tutte le società l’intera tassa di iscrizione per la stagione 2020-2021, giocata da molte soltanto per un mese. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

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I tre no delle società Castelleone, Luisiana e Offanenghese sono stati ribaditi: nessuna delle tre parteciperà al campionato di Eccellenza riformato per il 2020-2021 e l’ultimatum dato dalla Lega Nazionale Dilettanti ha avuto come unico effetto quello di inasprire i toni. Lo spiega Alberto Cavana, dg della Luisiana.

Già, ma cosa è accaduto? Da Roma i vari Comitati Regionali hanno votato all’unanimità una postilla regolamentare, imponendo a chi decide di non partecipare di non poter essere ripescato per i prossimi due anni. In sostanza se una squadra nel prossimo torneo (2021-2022) perde la finale dei playoff nazionali di Eccellenza (le vincenti sono ammesse di diritto alla serie D), oppure se nel mentre retrocede in Promozione e la stagione successiva (2022-2023) gioca i playoff in questa categoria, in entrambi i casi finisce nella graduatoria ripescaggi e non ha alcuna chance di essere promossa. Un’ingiustizia, anche secondo Maurizio Maini del Castelleone.

In aggiunta la richiesta, passata con 16 regioni a favore su 20, di fare pagare comunque a tutte le società l’intera tassa di iscrizione per la stagione 2020-2021, giocata da molte soltanto per un mese. Il parere di Alberto Viti dell’Offanenghese chiude il giro.

G.G.

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