La fascia sinistra è stata la chiave della Cremonese contro la Spal
La Cremonese di Fabio Pecchia era chiamata contro la Spal a confermare il trend mostrato nella prima uscita contro il Pescara. Contro un avversario abituato ad avere mediamente più possesso palla degli avversari, i grigiorossi sono riusciti ad imporre nuovamente il contesto in cui si è disputata la gara dello Zini, a partire proprio dalla gestione della sfera (53,84%).
Se contro il Pescara, Pecchia aveva chiesto ad entrambi i terzini di alzarsi sulla linea dei due centrocampisti (creando in fase di costruzione una sorta di 2-4-3-1), nell’ultimo turno, anche complice un pressing più intenso da parte della formazione di Marino rispetto a quello abruzzese, la Cremonese ha dovuto trovare soluzioni più ricercate per far avanzare il pallone, inclusa, occasionalmente, la discesa di Castagnetti in mezzo a Bianchetti e Terranova.
Inoltre, forse condizionato dal fatto che i biancoblù avessero sempre due esterni molto larghi (schierandosi con il 3-5-2), il tecnico girigiorosso ha chiesto maggiore prudenza a Zortea che è rimasto maggiormente vicino ai centrali di difesa, anche se il numero di cross tentati dal giovane scuola Atalanta è rimasto invariato rispetto al match precedente (4).
La maggior prudenza di Zortea ha avuto come effetto anche un presidio della fascia destra meno continuo, come dimostra la distribuzione dei cross (57% da sinistra con la Spal, 45%-45% con gli abruzzesi). Tuttavia, la scelta di insistere sulla corsia mancina è stata con ogni probabilità dettata dal fatto di poter sfruttare le lacune difensive di un giocatore offensivo come Strefezza, più facilmente attaccabile alle spalle rispetto a Sala dalla parte opposta.
L’altro tratto distintivo è rimasto il pressing intenso portato dalla Cremonese (6.33 di indice PPDA*), con il gol grigiorosso che è arrivato nel momento di maggior intensità da parte della Cremonese.
Pecchia ha tuttavia scelto di differenziare le uscite a seconda della zona di campo. Pur andando a contrastare sin da subito la costruzione avversaria, sul lato sinistro dei girigiorossi il pressing era maggiormente orientato sull’uomo con una pressione forte su Tomovic (terzo centrale di destra della Spal) da parte di Celar per forzarne l’errore, con Valeri che si alzava in marcatura preventiva sul quinto di destra e Castagnetti che lo copriva.
Dalla parte opposta, invece, Bartolomei rimaneva in marcatura preventiva sulla mezzala di lato (Valoti), con Valzania che si preoccupava di togliere la linea di passaggio tra Ranieri (tecnicamente più dotato di Tomovic) e Sala per forzare una giocata interna dove Bartolomei e Gaetano potessero aggredire l’avversario. I compiti di Strizzolo (copertura della linea di passaggio verso Vicari) e Gaetano (schermatura su Esposito) sono invece rimasti invariati.
Mauro Taino
*PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.
Dati e grafiche Wyscout S.p.A. (wyscout.com)