Calcio

Figc Lombardia, Pasquali preannuncia il ricorso. Per Cremona ecco il lodigiano Pedrazzini o Moretti

Per Cremona non vi era alcun candidato consigliere regionale, dunque sarà il lodigiano Sergio Pedrazzini a seguire anche la nostra provincia, a meno che non venga scelto Pier Carlo Moretti, votato come delegato assembleare e dunque in giunta.

Le elezioni regionali della Figc Lombardia sono state vinte da Carlo Tavecchio, ma i seri problemi del voto a distanza (rigorosamente on line previa registrazione) gettano un’ombra che potrebbe portare anche a ricorsi e dunque a congelare l’elezione del nuovo presidente. Alberto Pasquali infatti è stato battuto soltanto per 14 voti (380 a 366), un margine davvero esiguo se teniamo conto che al voto sono state chiamate 1089 società lombarde (il gap è di poco superiore all’1%).

Molti i club che hanno lamentato di non essere riusciti a votare in via telematica, non riuscendo nemmeno ad accedere al sistema. Da qui i dubbi, che soltanto le prossime ore potranno sciogliere. E il candidato sconfitto, Alberto Pasquali, ha preannunciato ricorso mediante una riserva scritta: saranno i suoi avvocati, ora, a decidere il da farsi “anche se non voglio parlare di brogli – ha detto Pasquali – ma voglio solo che venga certificata la regolarità delle operazioni”. Andiamo però con ordine e cerchiamo di capire cosa è successo: nella provincia cremonese quasi tutti i club sarebbero riusciti a esprimere la loro preferenza, dunque la mancanza sarebbe da ricercare in altre zone della regione. Nel mantovano, per esempio, c’è anche chi ha detto di avere ricevuto la password di accesso alle ore 16, ossia tre ore dopo la chiusura delle operazioni.

Ma al di là della scarsa accessibilità del sistema, è la finestra temporale del voto stesso a suscitare polemiche. Alle 12.58, infatti, con 550 presenti, viene aperta la votazione dando 25 minuti di tempo. Il voto, in realtà, dura 51 minuti, con una serie di dialoghi tra chi presiede l’assemblea e il webmaster a dir poco grotteschi. Il primo chiede al secondo se debba chiudere le operazioni, il secondo giustamente ribatte di non avere alcuna autorità in tal senso. In ogni caso in quella mezzora supplementare, non prevista inizialmente, arrivano almeno altre 150 preferenze. Chiaramente non si sa a vantaggio di chi, ma resta comunque il vulnus di un regolamento cambiato in corsa sulle tempistiche.

Nel caos, comunque, e in attesa del ricorso, vince Tavecchio di stretta misura e dice: “Difficilmente in queste condizioni i campionati ripartiranno”. Per Cremona non vi era alcun candidato consigliere regionale, dunque sarà il lodigiano Sergio Pedrazzini a seguire anche la nostra provincia, a meno che non venga scelto Pier Carlo Moretti, votato come delegato assembleare e dunque in giunta.

Giovanni Gardani

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