Cremonese subito in campo questa sera, lunedì 29 giugno, per riscattarsi dopo gli ultimi due ko consecutivi allo Zini (1-0 dal Benevento, 2-0 dal Cosenza). Alle 18.45, infatti, calcio di inizio all’Arechi di Salerno, dove i grigiorossi affronteranno i padroni di casa della Salernitana, reduci da un pareggio (1-1 col Pisa) e una sconfitta (1-0 contro la Virtus Entella) dopo la ripresa del campionato.
Nelle due gare post sosta, Gianpiero Ventura ha provato per due spezzoni di gara il 3-4-3 come variante del consueto 3-5-2 scelto dall’ex ct della Nazionale. La Salernitama, sin qui, si è dimostrata una squadra dal possesso palla eleveato (la seconda come maggior percentuale del campionato), anche se utilizzato prettamente a scopo conservativo. Lo dimostrano i dati difensivi di gol concessi (34, la sesta difesta del torneo insieme a Venezia e Crotone), expected Goal (xG)* concessi (quinti) e tiri subiti (14esimi).
I granata sono però una squadra che fatica a costruire occasioni da rete, anche in virtù di un possesso palla che, come detto, non punta né ad attirare gli avversari per attaccarli alle spalle (2,6 è la media in campionato di numero di contropiede) né per liberare l’uomo dietro la linea di pressione, come dimostrano i bassi dati relativi a passaggi filtranti (18esimi), passaggi chiave (ultimi) e alle palle perse (ultimi). I campani sono solo 17esimi come xG* creati, 19esimi per tiri fatti e 11esimi come gol fatti.
Nonostante il basso numero di lanci lunghi (19esima), la Salernitana si affida spesso a questa soluzione per provare ad innescare i propri giocatori offensivi, cui poi è richiesto un lavoro individuale importante (è la squdra con più 1 contro 1 e dribbling). Anche perché le altre vie per provare a bucare gli avversari non sono molto battute dai ragazzi di Ventura: 19esimi com cross fatti, 19esimi per tocchi in area e 20esimi come passaggi nella trequarti.
* xG: una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.
mtaino
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