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L'addio di Sacchetti apre il valzer delle panchine Riflessioni in casa Vanoli

(foto Sessa)

Le dimissioni di coach Meo Sacchetti dopo tre magnifici anni alla Vanoli (una storica Coppa Italia ed un secondo posto nella regular season del campionato), approdato con un biennale sulla panchina della Fortitudo Bologna spuntandola su Jasmin Repesa, hanno in pratica scatenato il grande valzer degli allenatori nella massima serie.

Antimo Martino, ha anch’egli rescisso consensualmente il rapporto con la Fortitudo Bologna dopo due ottime stagioni (lo sponsor mantovano Pompea Calze ha portato denaro fresco importante al sodalizio emiliano). Ha conquistato una Supercoppa LNP, una promozione in serie A, la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia e il sesto posto in classifica che è valso l’approdo alla Champions League. Massimo Buscaglia, per alcuni anni sulla panchina di Trento, dopo un solo anno ha lasciato la Grissin Bon Reggio Emilia alla quale si è sistemato proprio Martino.

E se fosse proprio Buscaglia a giungere all’ombra del Torrazzo?  Ha sempre mostrato grande professionalità e passione per il suo lavoro. L’esperto Piero Bucchi, dal duro carattere, ma con alte capacità tecnico-tattiche ha lasciato la Virtus Roma (contatti con la Givova Scafati A-2) ed è a tutt’oggi ancora sul mercato. Non è da escludere che alla Vanoli possa essere ingaggiato un coach emergente che con coraggio voglia mostrarsi alla grande platea nazionale. Voci di Radio Mercato per Davis Cagnardi e Emanuele Di Paolantonio reduci da brillanti stagioni in Lega 2 sulle panchine rispettivamente di Agrigento e Imola.

Marco Ravara

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