Basket

Una Vanoli sontuosa ferma la capolista Virtus Bologna 78-66

Vanoli Cremona – Virtus Bologna 78-66 (26-14, 46-34, 60-52)
VANOLI CREMONA: Saunders 25, Zanotti n.e., Ariazzi n.e., Sanguinetti 2, Ruzzier 5, Sobin 3, De Vico 9, Happ 11, Stojanovic 10, Palmi 4, Akele 9. All. Sacchetti
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Gaines 19, Deri n.e., Pajola, Baldi Rossi 1, Markovic 4, Ricci 7, Cournooh 2, Hunter 10, Weems 4, Nikolic n.e., Teodosic 7, Gamble 12. All. Djordjevic.
ARBITRI: Martolini, Pepponi, Bartoli.

Poi mi raccomando, provate a raccontarci che questo non è lo sport più bello del mondo. Al PalaRadi non si passa, signori. E se non fosse per quello sciagurato -24 contro Cantù di poco più di un mese fa, staremmo parlando di un parquet inviolato in questa stagione. Senza Travis perchè il metatarso fa i capricci, senza Mathews alle prese con un calcagno dolorante e con Gazzotti andato a cercar fortuna, e soprattutto minuti, ad Udine. Con Palmi e Sobin in quintetto al cospetto della capolista, imbattuta in questo campionato e con sua maestà Teodosic tra le proprie fila. Lo stesso Teodosic che al minuto 28 è stato costretto ad abbandonare la contesa, per un ingenuissimo antisportivo che si è sommato al sacrosanto tecnico del primo tempo.

Male male il numero 44 e un po’ spiace per tutti quegli appassionati giunti al PalaRadi per vedere il mago serbo tirar fuori conigli dal cilindro a ripetizione, ma  c’era un ostacolo imprevisto sul cammino del miglior giocatore del campionato. Una partita nella partita contro un 22enne di Belgrado che non vedeva l’ora di misurarsi contro un mostro sacro di quel calibro. Partita da gladiatore per Voja, che nel dubbio timbra pure una doppia-doppia da 10+11 con pure 5 assist.

Ci sarebbe poi da parlare dei 25 di Saunders, che non ha rifiutato mezza responsabilità offensiva, catturato 9 rimbalzi e difeso su chiunque, ma il bello è che questo ragazzo ormai non stupisce più.
Terza doppia-doppia di fila per Ethan Happ, che già di per sè fa notizia, a maggior ragione se l’ultima arriva contro la coppia Gamble-Hunter. E poi il consistente mattoncino di De Vico, un Akele da 9+8 rimbalzi e sempre più convinto, un PalaRadi stracolmo e un fuoco negli occhi che coach Sacchetti sperava proprio di vedere.

Vittoria 55-35 a rimbalzo contro la miglior squadra del campionato, una marea di viaggi in lunetta con percentuali finalmente consone (26/32, un’enormità) per cancellare quell’orrido 2/21 da 3, mai una volta sotto dopo aver messo il naso avanti sull’11-10 del primo quarto. Il difficile non era produrre una fiammata, era impedire che la Virtus ti travolgesse a mo’ di slavina dopo essere stata ferita in avvio. Invece niente da fare per le V Nere, sempre costrette ad inseguire e probabilmente disorientati da una Cremona che ha limitato al minimo i passaggi a vuoto.

Immaginiamo che ora l’hashtag sia #novolipindarici, però sarebbero cinque vittorie in fila, senza Travis, in emergenza e con quattro punti di vantaggio sul gruppone all’ottavo posto. Testa bassa e continuare a lavorare, addirittura con un mezzo sorriso.

Alberto Guarneri

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...