Basket

Vanoli, con la Grissin Bon Reggio Emilia sfida già delicata

Siamo solo all’inizio del campionato, ma per la Vanoli Cremona è già un momento delicato. Proprio mentre la squadra sta cercando la sua vera fisionomia ed il suo effettivo potenziale, è capitato l’infortunio a Ruzzier (fuori per altre tre settimane per una distrazione del muscolo della coscia) che ha fatto cambiare i piani tattici. Travis Diener sta attraversando un ottimo momento di forma e l’ha ampiamente dimostrato, ma da solo non può reggere il peso della cabina di regia dall’inizio alla fine del match. Sicuramente egli darà il massimo, ma avrà la necessità di rifiatare. Coach Sacchetti in settimana ha messo in pre allarme per assecondarlo nel ruolo di play Saunders, ma ha al tempo stesso, responsabilizzato maggiormente al tiro Mathews che, dopo un positivo pre- campionato, ha reso in modo altalenante nei due match giocati contro Treviso e Roma. Anche Giacomo Sanguinetti è praticamente infortunato ma cercherà di stringere i denti per dare il suo contributo.

Domenica il calendario propone la trasferta a Reggio Emilia contro la Grissin Bon (inizio ore 18.30). La prima vittoria stagionale della compagine emiliana, riportata in trasferta a Cantù, è stata frutto del giusto approccio sin dall’inizio del match con la concentrazione psicologica. Gli schemi offensivi sono stati meglio sviluppati ed in difesa crescono l’aggressività ed il coordinamento dei meccanismi. Rimanendo nel reparto d’attacco il playmaker israeliano Gal Mekel ha tanto talento e lo si nota chiaramente. Nel roster di coach Maurizio Buscaglia non mancano le forti individualità e l’esperienza. Spiccano gli ex biancoazzurri Darius Johnson Odom e Fontecchio, nonché Peppe Poeta, Vojvoda, Owens, Upshaw, Pardon, Candi. La Pallacanestro Reggiana Grissin Bon vuole regalare ai suoi tifosi anche il primo successo casalingo con consistenza difensiva, controllo dei rimbalzi e capacità di correre, un aspetto per cui ci sono ampi margini di miglioramento e di riuscita. La Vanoli Cremona dovrà far valere il suo sistema di gioco difficilmente capibile dall’avversario e soprattutto non disunirsi di fronte ai primi ostacoli.

Marco Ravara

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