Karate, la carica dei 400 con il Bushido per il 15° trofeo Città di Casalmaggiore
Venticinque trofei, 30 società coinvolte, 700 prove, 400 atleti e 800 persone in totale a gremire il palazzetto della Baslenga: con questi numeri domenica è stata celebrata la 15esima edizione del Trofeo Città di Casalmaggiore, riservata alle gare di Kata Individuale a squadre, Kumite individuale e Karate Integrato. A organizzarlo il Bushido Karate di Casalmaggiore con il Maestro Alfonso Ventura per quella che è stata anche la 4° tappa del Circuito Csen Lombardia, una gara dunque di livello interregionale.
Tante età diverse in campo, entrate sui vari tatami sulle note di “We are the champions” dei Queen, immortale colonna sonora di ogni grande evento sportivo. Sul manifesto, e premiata prima del via alle gare, Laura De Frenza, già campionessa europea e che a giugno sarà in Giappone, patria delle arti marziali, e da cintura nera III Dan insegnerà il metodo tricolore proprio nel Sol Levante: una bella soddisfazione in casa dei maestri. Dopo le presentazioni di Maurizio Toscani e i saluti del sindaco Filippo Bongiovanni, che ha parlato di sport come palestra di vita sana e da preservare, Ventura ha ringraziato tutti i partecipanti, le maestre che lo hanno aiutato per il progetto con le scuole, gli arbitri, i dirigenti, i tifosi e la Croce Rossa presente con il dottor Luigi Borghesi per ogni evenienza.
A proposito del lavoro svolto a scuola, sono stati 110 i bambini coinvolti, per studiare e imparare il karate e le arti marziali in genere come un gioco, con diversi progetti sviluppati nelle Scuole dell’Infanzia di Parma, Martignana di Po, Rivarolo del Re, Cappella, Vicomoscano e Roncadello. Il momento più suggestivo è stato il riecheggiare dell’Inno d’Italia, con tutti i 400 atleti schierati pronti a cantare, un Inno d’Italia tradotto pure nel linguaggio dei segni per i non udenti, perché il Karate Integrato è stata la novità di quest’anno. Poi il via alle gare, dove si prendono punteggi, ti fa il tifo per il compagno e si prendono medaglie. Con una regola non scritta: più piccolo è l’atleta, più grande sembra essere la soddisfazione.
Giovanni Gardani