Pieve d'Olmi, tutti in campo nel segno di Checco Gennari: emozioni e gol, poi vince il Torrazzo
Checco voleva fare qualcosa per i giovani, è stato ricordato, davanti al papà Carlo, alla mamma Betta, al fratello Giulio, alla fidanzata Valentina e a tutti gli amici di Gennari, e per questo il memorial è stato dedicato alla categoria Giovanissimi.

PIEVE D’OLMI – “E’ un momento molto commovente, ma non triste: perché dalla morte di un nostro amico siamo ripartiti e oggi siamo qui a celebrare un momento di sport e di vita. Grazie a tutti voi che avete partecipato con noi a questa giornata”. Le parole del presidente della Polisportiva Stagnolmese Mirko Grasselli hanno aperto le premiazioni, il momento più toccante, sabato nel tardo pomeriggio: ma l’intera giornata, peraltro baciata dal sole, all’impianto Le Querce di Pieve d’Olmi, ha funzionato.
Commovente, emotiva, ma anche divertente, come sarebbe piaciuta a Checco Gennari. A lui è stato intitolato questo primo memorial, al ragazzo che a soli 36 anni se n’è andato lo scorso 9 febbraio nel sonno. Lui che aveva calcato i campi del calcio dilettanti, giocando molto a Cremona città e nei paesi limitrofi: quest’anno, appunto, era alla Stagnolmese, che ha poi vinto il campionato di Terza e a lui l’ha dedicato. Una squadra, un gruppo di amici, che si è stretto nel lutto e da lì è ripartito con ancora più forza. Per questo il club ha fortemente voluto questo memorial, che andrà avanti negli anni.
Checco voleva fare qualcosa per i giovani, è stato ricordato, davanti al papà Carlo, alla mamma Betta, al fratello Giulio, alla fidanzata Valentina e a tutti gli amici di Gennari, e per questo il memorial è stato dedicato alla categoria Giovanissimi. Un quadrangolare con alcune delle squadre dove Checco aveva giocato in carriera: per la cronaca la Pieve 010 si è presa, vincendo 6-1, la finale per il terzo posto contro il Corona, mentre il TorrazzoMalagnino ha vinto 5-0 la finalissima contro l’Ariete. Potremmo dire che più che il lutto, come giusto che fosse, ha prevalso comunque un clima di festa. Singolare, particolare, ma riuscito con lo stadio addobbato e quasi tutti i presenti con la maglietta celebrativa, in qualche caso a ricordare Checco, in altri a sottolineare l’impresa della Stagnolmese, della quale pure Checco ha fatto parte, con il salto in Seconda categoria.
Per il capocannoniere del torneo, Nicolò Gervasi del TorrazzoMalagnino, come premio è andata la maglietta della Cremonese, mentre a Checco Gennari è andato un sentito premio alla carriera (consegnato da Alex Everett) postumo, ritirato dal fratello Giulio, alle cui parole è giusto dedicare le ultime righe. “Ricordatevi sempre quelle che sono le priorità e ciò che davvero è importante nella vita: noi stiamo passando giorni difficilissimi, voi fate tesoro nella palestra dello sport e tenete sempre presenti i veri valori, anche sul campo da calcio così come nel quotidiano, perché tutto in poco tempo può cambiare”.
Giovanni Gardani