Cavina verso il match con Bologna:
"Poser acciaccato, lo monitoriamo"
La Vanoli Cremona ha archiviato la prima vittoria stagionale contro Napoli di settimana scorsa, trasferta che, come ha sottolineato coach Cavina, ha galvanizzato l’ambiente. Dopo una bella settimana di lavoro ora però c’è un test importante che risponde al nome di Virtus Bologna, palla a due al PalaRadi sabato alle 19:00.
Gli avversari sono secondi in classifica a quota sei punti e a loro volta vengono da una vittoria che ha riportato il sereno nell’ambiente. Mercoledì sera infatti le “V Nere” hanno espugnato Belgrado battendo il Partizan 69-70 ottenendo il primo successo in Eurolega.
“Sì, abbiamo guardato la partita di mercoledì sera e – racconta coach Cavina in conferenza stampa – abbiamo tratto ulteriori spunti, però abbiamo ben chiare le cose da fare. Ogni aspetto tecnico-tattico riguarda la nostra squadra e quello che vogliamo fare noi, conoscendo l’avversario e conoscendolo molto bene. Sarà un test probante, dopo la vittoria di Napoli, che ci dà ancora più motivazioni nell’approcciarlo e nell’avere tutta l’energia necessaria per affrontare un avversario di questo rango e di questa qualità. Penso che il tema più importante per noi sarà l’aspetto difensivo, per limitare il loro atletismo e affrontare la loro stazza, servirà una prova perfetta dal punto di vista difensivo”.
Bologna è una formazione atletica, lunga e di ambizioni totalmente diverse rispetto alla Vanoli, ma coach Cavina guarda tra le sue fila: l’incognita per i cremonesi infatti risponde al nome di Poser, acciaccato e che verrà valutato durante la partita: “Ha un fastidio che va gestito. Sta provando in allenamento, ma decideremo in base alla gara e al momento. A Napoli non ha giocato perché abbiamo preferito fermarlo, proprio visto il suo stato fisico. Dovremo cercare, come abbiamo provato a fare anche nell’ultima partita, di velocizzare il nostro gioco perché ci troveremo di fronte a corpi ed esperienze importanti e a una squadra che ha una struttura che lavora insieme da tanto tempo”.
Lorenzo Scaratti