Cremonese

Cremonese, se continui così
la mission è meno impossible

Tante primizie nelle ultime vittorie grigiorosse: i ragazzi di Ballardini sanno soffrire e sono tornati a pungere

La prima partita senza subire gol nella gestione Ballardini coincide con il secondo successo consecutivo della Cremonese: due primizie stagionali, germogliate da un duello che in campo ha visto l’Empoli dominare il possesso (quasi 70% a 30%) senza però impensierire Carnesecchi se non in un paio di situazioni pruriginose, Caputo alla mezz’ora e il palo esterno di Walukiewiz ad un paio di minuti dal sipario.

La Cremo ha resistito, anche negli oltre sei minuti di recupero. E lo ha fatto nonostante le assenze di Chiriches e Bianchetti, a cui si è aggiunto in corso d’opera Lochoshvili: dopo una manciata di minuti di ripresa ha accusato un dolore che lo ha indotto a chiedere il cambio, ma l’esultanza sfrenata a fine gara lascia intendere che non si tratti di guai gravi. Di fatto, nella partita con più incognite, con una difesa a quattro da rodare, con due centrali mancini e con Meité a fare da parafulmini in mediana, sono arrivate le notizie migliori per Ballardini.

Sotto pressione, i difensori grigiorossi si sono a tratti esaltati nonostante nella mischia mancassero gli uomini designati a governare la retroguardia. Impensabile a gennaio la crescita esponenziale di Vasquez, vera fotografia del cambio di atteggiamento avvenuto col nuovo corso, che non avrà blindato il fortino ma ha portato in dote cinque vittorie: due in Coppa Italia (una delle quali arrivata ai rigori, al Maradona negli ottavi contro il Napoli), tre in campionato, con Roma e Empoli allo Zini, con la Samp a Genova.

E proprio dagli ultimi dieci minuti di gara al Ferraris è ripartita la Cremonese, anche con i guizzi di un Dessers tornato decisivo: l’assist a Lochoshvili per il 2-2 all’85’ del match pre pasquale contro la Doria e il gol lampo di venerdì con l’Empoli aggiungono sostanza al grande sacrificio garantito dalle punte grigiorosse. Basti pensare alla titolarità di Tsadjout, guadagnata a suon di sportellate e alla capacità di coprire palla e far risalire la squadra. Un pizzico di imprevedibilità arriverà dal ritorno di Okereke, ancora arrugginito contro l’Empoli ma che potrà essere tirato a lucido dopo la mini pausa concessa da Ballardini ai suoi. Prossimo appuntamento al centro Arvedi, martedì mattina: c’è un’altra mission impossible da preparare, c’è una corsa salvezza da riaprire.

Simone Arrighi

© Riproduzione riservata
Tag
Caricamento prossimi articoli in corso...