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Ulivieri: 'Chiorri il più grande che ho allenato. Ma al martedì lo mandavo subito in doccia'

Chiorri in Curva Sud durante Cremonese - Venezia del 12 maggio 2018 (foto Sessa)

“Gli ho visto fare cose che nessun altro è riuscito a fare”. Renzo Ulivieri, la cui conferma alla guida dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio aspetta solo di essere formalizzata, non ha dubbi: il giocatore più forte che ha allenato è stato Alviero Chiorri.

In 56 anni anni di panchine, dal San Miniato al Pontedera femminile dove sta allenando attualmente, il numero uno tra i giocatori allenati è proprio il ‘Magico Alviero’. Più di Roberto Mancini, più di Roberto Baggio.

Un apprezzamento già espresso in passato e ribadito una volta di più: “Potenzialmente il più forte era lui. Poteva fare certamente di più, ma ha giocato in Serie A quindi non si può dire che non sia arrivato. Rimango però convinto che fosse da Nazionale”.

A frenarlo, forse, una “personalità così estrosa nel calcio e fuori” che “non si può irregimentare in una vita normale”, ma al tecnico toscano “piaceva anche per quello”. “Anche” perché Alviero era prima di tutto “un ragazzo di un talento eccezionale”.

Ulivieri ha potuto ammirare il talento cristallino di Chiorri tutti i giorni tra il 1982 e il 1984 alla Sampdoria, con la squadra già in Serie A e alla vigilia dell’epopea grigiorossa di Chiorri che proprio nell’estate 1984 arriverà a Cremona.

O meglio: quasi tutti i giorni, perché spesso gli allenamenti, al martedì, di fatto non erano previsti: “Spesso, dopo il primo giro di campo, gli dicevo: ‘Alviero, vai a fare la doccia, ci si allena domani'”. “Non aveva ancora recuperato – conclude il decano degli allenatori italiani sorridendo -, non so se dalla partita precedente o meno”.

Mauro Taino

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