L'INTERVISTA - Contini: 'Con la Pianese una salvezza per Crema e la sua gente: hanno sofferto molto'
Matteo Contini, tornato al timone della Pergolettese all’inizio di questa settimana a causa della defezione di Fiorenzo Albertini, si trova già a dover affrontare una doppia sfida playout decisiva per la salvezza gialloblù. Domani, sabato 27 giugno, a Grosseto e martedì 30 giugno a Piacenza (sempre a 17.30), infatti andrà in scena la doppia sfida playout con la Pianese per la permanenza in Serie C.
Come ha vissuto questo ritorno in panchina?
Sicuramente è stata una cosa inaspettata anche perché è arrivata per la mancanza di mister Albertini che ha avuto dei problemi e per questo mi dispiace. Dall’altra parte, però, mi fa piacere perché comunque vuol dire che ho lasciato qualcosa di importante sia a livello umano che da allenatore. Nella prima parte di stagione non sono venuti i risultati per tanti fattori, ma vengo qui con il massimo dell’entusiasmo: mi sono messo a disposizione per cercare di dare una mano ai ragazzi che hanno sempre dato il massimo e si sono sempre impegnati dimostrando di essere grandi professionisti.
Ha avuto solo una settimana di tempo per preparare questa delicata doppia sfida: su cosa ha lavorato?
Il tempo è stato veramente poco, ho cerato più di guardare il fattore relativo alla condizione fisica perché sicuramente sarà molto importante in queste due partite. Inoltre ho cercato di lasciare più certezze possibili a questa squadra che ha fatto qualcosa di straordinario riuscendo a risalire da una classifica particolarmente brutta: si è tirata fuori e ha lottato alla pari con quasi tutte le avversarie.
Come ha trovato il gruppo dopo questo lungo stop?
Con una grande voglia di lavorare, di sudare e di mettercela tutta. Sono consapevoli che in 10 giorni non si può fare tutto, ma ho trovato grande disponibilità e sicuramente i ragazzi daranno il massimo per cercare di ottenere questo risultato importantissimo per questa città e questa gente che ha sofferto in un periodo particolare, soprattutto a Crema, e per loro stessi: ottenere questa salvezza sarebbe qualcosa di straordinario.
La Pianese è stata l’ultima squadra affrontata prima che le strade con la Pergolettese si dividessero: sarà anche un po’ una rivincita personale?
No, è un capitolo chiuso, ora voltiamo pagina: da quella partita sono cambiate tante cose e bisogna affrontare 180’. Il passato non conta più, occorre guardare il presente e cercare di mettere tutte le energie positive per andare ad affrontare una grande partita e per dare battaglia.
Che tipo di partita si aspetta, anche considerato il gran caldo?
Sicuramente, nonostante la miglior posizione in classifica, siamo più penalizzati noi se si tiene conto del viaggio e del fatto che loro potranno riposare di più. La partita si dividerà in due: nella prima parte troveremo squadre organizzate che cercheranno di giocare e nell’ultima mezzora inziierà un’altra partita dove conterà più il cuore e la testa perché le gambe cominceranno a mancare. Ma su questo sono molto fiducioso.
Influirà il fatto di giocare a porte chiuse?
Qui a Crema il calcio è molto seguito, la tifoseria è passionale e sarebbero venuti, sia a Grosseto che a Piacenza, in tanti per darci quell’appoggio che non hanno mai fatto mancare anche nei momenti difficili. Per raggiungere obiettivi così importanti tutti devono essere uniti – città, tifosi, società e giocatori – ed essere positivi al massimo. Non bisogna però dimenticare che è una partita di calcio e che bisogna divertirsi, i problemi della vita sono altri. In questa doppia sfida, in ogni caso, il fattore campo influirà veramente poco.
Come ha preso la decisione di decidere le sorti della stagione con questa sfida secca?
Non entro in merito, quando si prendono delle decisioni non si può più tornare indietro, come quando fischia l’arbitro. Cerchiamo di organizzarci per affrontare queste due partite al meglio, ma gli stessi problemi li abbiamo noi, come loro: è inutile stare qui a discutere, queste cose non le guardo.