Gerevini lancia il proprio fumetto con le norme anti Covid: 'Il mio pensiero va a chi è in difficoltà'
Una Sveva Gerevini in versione fumetto per la ripresa delle attività sportive individuali e con qualche consiglio utile per contrastare la diffusione del coronavirus che ha colpito anche e soprattutto la zona di Cremona. L’iniziativa è stata lanciata dal sito personale di Gerevini, atleta di Cremona Sportiva – Atletica Arvedi accompagnata da una lettera aperta dell’atleta: “Oggi vi presento Sveva in versione fumetto. Una Sveva sorridente che vuole spiegarvi come tornare al campo rispettando poche e chiare regole che la Federazione ha deciso di divulgare per rendere il nostro ambiente idoneo e sicuro con le nuove direttive sanitarie”.
Gerevini quindi racconta: “Ritornare a correre in pista dopo mesi di assenza è stata una sensazione unica. Questa lontananza dal campo mi ha portata a riflettere molto su quanto sia fondamentale per un atleta il contatto ed il feeling con il proprio ambiente: la deprivazione sensoriale della pista, l’atterraggio sulla sabbia, il tonfo sul materassone, l’occhiata verso le piante prese a riferimento per i lanci, lo sguardo fisso al cielo, sdraiata a terra, dopo le temute ripetute…Tutte queste emozioni, attese da settimane, sono tornate ad essere quotidianità e mi hanno resa consapevole della fortuna a poter rientrare a pieno regime senza particolari difficoltà”.
L’atleta, però, non si esime dall’esprimere un pensiero sull’emergenza sanitaria: “Là fuori, fuori da questa isola felice, che mi riempie finalmente di energia, ci sono persone e tanti ragazzi, che invece dovranno riprendere le proprie attività con un grado di difficoltà ben maggiore al mio. Il mio pensiero è rivolto costantemente a loro. C’è l’intera comunità che si deve rimettere in moto e che auspico possa percepire quanto prima la gioia di sentirsi di nuovo parte attiva di questa splendida nazione che sono orgogliosa di rappresentare. Ed è questo lo spirito che vorrei che fosse comune in tutti noi”.
“Guardare avanti con fiducia – conclude Gerevini – affinché quello che ci è capitato possa esserci di insegnamento e ci faccia capire quanto sia importante svolgere con onestà e lungimiranza il proprio lavoro. E’ venuto il momento di prendere come punti di riferimento i sani valori che trasmette lo sport e la mia amata atletica. Ogni sforzo, se uno ci crede realmente, verrà sempre ripagato: il mondo non si è mai fermato! Siamo noi che dobbiamo tornare a correre, con ancora più determinazione e lealtà nel ricordo e nel pieno rispetto di chi ha contribuito con la propria vita ad essere ciò che siamo”.