La èpiù Pomì tornerà ad allenarsi, ma niente partite fino a marzo
A seguito delle varie ordinanze emanate a causa dell’emergenza coronavirus, la Federazione Italiana Pallavolo ha deciso di sospendere tutte le attività sportive fino a domenica 1° marzo compreso. Per quanto riguarda la Vbc èpiù Pomì Casalmaggiore quindi le rosa non scenderanno in campo né mercoledì 26 febbraio al PalaRadi né domenica 1° marzo al Mandela Forum per le gare di Campionato rispettivamente contro Chieri e Bisonte Firenze. Gli allenamenti nel mentre sono stati interrotti, ma riprenderanno dalla giornata di mercoledì 26 febbraio rigorosamente a porte chiuse perchè l’accesso alla struttura è stato concesso solo alle atlete e allo staff. Intanto nella giornata di domani, martedì 25 febbraio, si terrà una riunione tecnico-sanitaria con Staff, giocatrici e il medico societario Graziano Sassarini che illustrerà alle atlete la modalità più adatta di comportamento in queste situazioni.
La LegaVolley Femminile ha poi diramato un comunicato: “La Federazione Italiana Pallavolo, congiuntamente alle due Leghe di Serie A Maschile e Femminile, rendono noto di aver deciso di sospendere l’intera attività pallavolistica nazionale a tutti livelli fino al 1 marzo compreso. La decisione è stata assunta al termine di una riunione d’urgenza tenutasi ieri a Bologna in conseguenza dei diversi provvedimenti che si stanno assumendo in ambito governativo- istituzionale quali le decisioni adottate dai Presidenti delle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna alle quali si è aggiunta la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento”. “I tre organismi – si legge ancora -, con la suddetta decisione, intendono porre la massima attenzione alla salvaguardia della salute comune e si impegnano a monitorare costantemente la situazione, riservandosi di prendere ulteriori decisioni dandone tempestiva comunicazione”. La Federazione ha quindi concluso:”Contemporaneamente la FIPAV invierà una lettera al Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora e al CONI per chiedere quali le possibili soluzioni per garantire l’eventuale continuazione delle attività agonistiche ivi compreso lo svolgimento degli allenamenti.”