Milano altalenante e affaticata: la Vanoli vuole colpirla ancora
Il detto ‘l’importante è partecipare’ non si addice all’Armani Exchange Milano. Lo sanno perfettamente i giocatori, lo staff tecnico e soprattutto i tifosi. Il sodalizio biancorosso, infatti, deve sempre essere affamato di vittorie a qualsiasi competizione partecipi. Come accade ormai da molti anni la squadra di ‘Re Giorgio’ è impegnata nel campionato italiano ed in EuroLega: i risultati sono altalenanti e spesso suscitano riflessioni e polemiche. In chiave europea l’Armani ha avuto un buon momento nel corso dell’attuale stagione, ma ultimamente il rendimento è discontinuo ed in graduatoria sono state perse alcune posizioni. Ora è lotta aperta per rimanere in area Final Eight. Mancano ancora dieci partite al termine delle ostilità e tutto può succedere ma, nell’ultima esibizione al Forum è arrivata la sconfitta contro il fanalino di coda Alba Berlino e i tifosi rumoreggiano parecchio. In patria Milano avrebbe dovuto dominare in lungo e in largo, invece il parquet ha lanciato sette volte segnali negativi che hanno avuto un certo significato. Coach Messina ha in pratica vissuto alla giornata, legato alla composizione dei roster in senso stretto, per quella specifica partita.
Lo stesso coach è una delle menti cestistiche più brillanti nel panorama internazionale: parlano per lui il suo palmares, la capacità di far giocare insieme personalità forti, l’abilità nel trasferire il proprio credo cestistico nella mente di tutti coloro che giocano per lui. Dispone di un roster composto da giocatori abili nelle letture offensive, basate sulla circolazione della palla, sul tempismo nell’effettuazione delle giocate caratterizzate da intelligenza, intensità e capacità di sorprendere le difese avversarie. Chi è del match sa di sentirsi parte di un vero sistema: in difesa contano le gambe, ma anche sistemarsi nel modo giusto a seconda delle circostanze. Poco spettacolo, ma molta concretezza. Se la filosofia difensiva ‘messiniana’ può ancora ritenersi accettabile, pare che non lo sia più quella offensiva. Secondo il parere di esperti e tecnici, oggi, nel basket ci vuole più profondità e dinamismo. Nell’Armani Exchange la palla gira troppo per linee esterne e l’azione non si conclude. Ai giocatori viene richiesta più fantasia, nuove soluzioni quando lo schema iniziato si rompe, più estro. Recentemente c’è stata separazione con Nunnally, James e Mack e gli arrivi di Sykes e Crawford (l’ex Vanoli gioca solo in EuroLega, ndr). Nel roster militano anche Della Valle, Micov, Biligha, Gudaiti, Roll, Rodriguez, Tarczewski, Cinciarini, Burns, Scola, Moraschini, Brooks.
La Vanoli Cremona si appresta a disputare due incontri consecutivi contro l’Olimpia. Il primo è valevole per la quinta giornata di ritorno di campionato ed è in programma domani, domenica 9 febbraio, nell’impianto milanese alle ore 17 ed il secondo è il match inaugurale delle Final Eight di Coppa Italia (palla a due giovedì 13 alle ore 18 al Vitrifrigo Adriatic Arena a Pesaro, ndr). Superfluo dire che il pronostico è tutto dalla parte dei milanesi (in campionato hanno già conosciuto la sconfitta contro i cremonesi) ma il team di coach Sacchetti deve battersi con fiducia e determinazione anche perché l’Armani ha speso tantissime energie nelle partite settimanali di EuroLega ed in particolare nella trasferta di Barcellona.
Marco Ravara