Cremonese

Cremonese, da cosa può ripartire Baroni e dove deve intervenire

(foto uscremonese.it)

Domani, sabato 12 ottobre, si vedrà la prima Cremonese di Marco Baroni. Quello contro la Pro Vercelli (ore 15 allo Zini) sarà un test utile per capire quanto il tecnico fiorentino avrà deciso di cambiare rispetto alla gestione di Massimo Rastelli. Sul tavolo ci sono diversi fattori, a partire dal possesso palla. La Cremonese è 16esima in Serie B per mantenimento della sfera (43,5%), ma, al tempo stesso, ha ottenuto punti solo quando ha avuto un possesso compreso tra il 30% e il 40%: 34,77% col Venezia, 37,27% col Crotone, 39,95% col Trapani e il 35,99% con l’Ascoli. Baroni sarà quindi chiamato a riflettere su questo aspetto, anche considerando che le migliori performance in contropiede (9 con 4 conclusioni con l’Ascoli e 7 con 2 tiri contro il Crotone) abbiano coinciso con le migliori prestazioni della squadra.

Un altro dato che preoccupa è quello delle palle perse: sin qui in campionato sono state 790. Una statistica che fa della Cremonese la seconda peggior squadra del torneo (solo il Cittadella ha fatto peggio). Non solo: il possesso palla non porta nemmeno tocchi in area ad un livello soddisfacente: i girigiorossi sono infatti 14esimi in questa speciale classifica. Anche a livello di dribbling e 1 contro 1, le performance sono state sotto le attese, tanto che la squadra guidata finora da Rastelli si è attestata al 15esimo posto. A mancare sin qui è stata anche l’efficacia sottoporta: nonostante la Cremonese sia seconda sia come tiri fatti (102, di cui 49 da fuori area e il 36% circa nello specchio) che come Expected Goal* generati (12,11), ha il terzo peggior attacco del campionato. Al tempo stesso è anche la quarta peggior squadra come Expected Goal concessi e per tiri subiti: ciò significa che concede anche parecchio all’avversario. Le note positive in difesa, invece, arrivano dai tiri intercettati (28, la migliore della B), dalle palle intercettate (329, terza migliore) e dai duelli aerei (seconda tra tutte). Infine il dato sulle uscite dei portieri (Agazzi al top come numero complessivo e quarto per uscite per partita, Ravaglia l’estremo difensore che esce di più nei 90’) suggerisce che la Cremonese difende bene centralmente concedendo il cross come arma principale lasciata agli avversari per fare male.

*una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol

mtaino

Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

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