Riccardo Orsoni, che squillo: record personale e argento europeo a Boras nella 10 km di marcia
“Volevo che fosse la mia gara, al di là del freddo e della pioggia che ha reso difficile e insidioso il tracciato” ha spiegato Orsoni dopo l’argento, con un urlo di gioia che conferma il 2019 come anno della consacrazione.
PIADENA DRIZZONA – Da Boras, in Svezia, l’urlo di Riccardo Orsoni, classe 2000, arriva fino alla sua Piadena Drizzona. Il suo argento negli Europei under 20 conferma la crescita esponenziale del marciatore, che in questo 2019 sta conquistando allori su allori e ora può davvero mettere nel mirino qualcosa di impensabile solo pochi mesi fa.
Dopo il successo in Coppa Europa ad Alytus, Lituania, mai conquistato prima da un italiano della sua età e categoria, Orsoni si è meritato il secondo posto nella 10 km di marcia, una delle sue specialità assieme alla 20 km: secondo solo a Mikita Kaliada (41’10’’03), che ha regalato l’oro alla sua Bielorussia dominando la gara, Orsoni ha superato il polacco Lukas Niedzialek (42’20’’66), curiosamente lo stesso atleta che si era giocato con lui l’oro in Coppa Europa, perdendolo per squalifica. Ma il dato che fa sperare nei progressi di Riccardo (e magari chissà, in una mission olimpica che fino a pochi mesi fa sembrava un sogno irraggiungibile) è il continuo miglioramento cronometrico: Riccardo ha infatti chiuso in 41’51’’71, trenta secondi in meno del suo personale.
“Volevo che fosse la mia gara, al di là del freddo e della pioggia che ha reso difficile e insidioso il tracciato” ha spiegato l’atleta del Cus Parma, passato anche dall’Atletica Interflumina di Casalmaggiore, dopo l’argento, con un urlo di gioia che rende il 2019 sempre più anno della personale consacrazione. Ma con questo ragazzo – che a Boras ha saputo incrementare dopo 4 e poi nuovamente dopo 7 km il passo, staccando il resto del gruppo a parte Kaliada e Niedzialek – mai dire mai: nuovi progressi e nuovi successi sembrano dietro l’angolo.
Giovanni Gardani