Serie A in campo per il 10° turno:
numeri, protagonisti e statistiche
La decima giornata di Serie A chiude una settimana ad alta intensità. Tre partite in otto giorni, energie al limite e una classifica sempre più corta. Napoli e Roma, le uniche formazioni a punteggio pieno in questo “tour de force”, confermano la vetta e la solidità dei rispettivi progetti tecnici. Genoa e Lecce, al contrario, restano le più in difficoltà con zero punti raccolti nel doppio impegno.
Tra i singoli, i dati mostrano una tendenza chiara per i bomber: i centravanti faticano, e l’unico nella top 5 marcatori è Federico Bonazzoli della Cremonese. Davanti a lui, dominio di centrocampisti e ali: Çalhanoğlu e Orsolini guidano con 5 reti, seguiti da Nico Paz, Anguissa, Pulisic e De Bruyne a quota 4.
L’Inter resta la macchina offensiva più produttiva (22 gol, 10 marcatori diversi), mentre ben quattro squadre non hanno ancora vinto: un’anomalia storica assoluta a questo punto della stagione.
L’Udinese ospita l’Atalanta in una sfida tra due squadre che cercano conferme, separate da un solo punto in classifica. La Dea, unica imbattuta del torneo, ha collezionato sette pareggi e due vittorie: solo il Celta Vigo, nei top 5 campionati, eguaglia questo dato di pareggi. L’Udinese di Runjaić, invece, ha mostrato solidità e ambizione, trovandosi a pochi punti dalla zona Europa. Zaniolo, ancora a secco al Bluenergy Stadium, proverà a sfatare un tabù: gli ultimi dieci suoi gol in Serie A sono tutti arrivati in trasferta.
Il Napoli di Antonio Conte arriva al decimo turno rinvigorito da due vittorie consecutive e dal ritorno al clean sheet a Lecce. Milinković-Savić e Anguissa sono i simboli di questo momento: il portiere serbo ha parato cinque degli ultimi nove rigori affrontati, record nei top 5 campionati insieme a Vasilj del St. Pauli, mentre il centrocampista camerunese è salito a quota quattro reti, miglior marcatore interno.
Di fronte, un Como in piena ascesa: quinto posto a due soli punti da Inter e Milan e una striscia d’imbattibilità che dura da due mesi. Solido e tecnico, il gruppo di Fàbregas ha la seconda miglior difesa del torneo e un’identità sempre più definita. Il gruppo lariano è andato tre volte a segno nei primi 15 minuti di gioco, come il Milan: un dettaglio che racconta l’atteggiamento aggressivo di una squadra che non teme il confronto con i campioni d’Italia in carica.
A Cremona, invece, si accende la curiosità per l’esordio di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus. I bianconeri hanno ritrovato il successo dopo 46 giorni e il gol, con Vlahović che ha spezzato un digiuno offensivo lungo 399 minuti. Di fronte, una Cremonese in piena fiducia: 14 punti in nove giornate, miglior avvio di sempre in Serie A (eguagliato il record del 1993/94) e imbattibilità casalinga con tre pareggi e una vittoria. Bonazzoli, autore di quattro gol tutti in trasferta, sogna il primo sigillo davanti ai propri tifosi in una partita che sa già di esame di maturità per entrambe.
L’Inter di Chivu ha reagito con forza alla sconfitta di Napoli battendo 3-0 la Fiorentina con tutte le reti realizzate nella ripresa: un segnale di crescita rispetto alla scorsa stagione, quando i secondi tempi spesso costavano punti preziosi. Con 22 gol realizzati, miglior attacco del campionato, e dieci marcatori diversi, l’Inter affronta un Verona in difficoltà: 14 gol subiti e nessun successo davanti al proprio pubblico. Gli scaligeri si aggrappano alla coppia Giovane-Orban, che ha contribuito in prima persona alla maggior parte dei 5 gol segnati finora, ma serve una svolta per evitare di essere risucchiati in zona rossa.
La Fiorentina ospita il Lecce in un incrocio diretto per la salvezza che mette di fronte due squadre in cerca di ossigeno. I viola hanno raccolto un solo punto in quattro gare casalinghe, peggior rendimento interno del campionato, mentre il Lecce ha conquistato fuori casa quattro dei suoi sei punti totali. Numeri quasi identici tra le due squadre, con 7 gol segnati a testa e una difesa che fatica a reggere l’urto degli avversari (15 reti subite dai toscani, 14 dai salentini). Dopo il rigore fallito e l’occasione sciupata da Camarda contro il Napoli, Di Francesco chiede ai suoi una risposta di carattere, mentre per Pioli questa può essere la partita spartiacque della stagione.
Il Torino di Baroni è in gran forma: 8 punti nelle ultime 4 gare, due successi consecutivi in casa e un solo gol subito nelle ultime tre. La difesa granata, tra le migliori per rendimento recente, è tornata il pilastro della squadra. Di fronte ci sarà un Pisa coriaceo, ma ancora senza vittorie: tre pareggi consecutivi, il più recente contro la Lazio, hanno mostrato organizzazione e spirito difensivo, ma la scarsa incisività offensiva resta il limite principale degli uomini di Gilardino.
Al Tardini, va in scena il derby emiliano tra Parma e Bologna. I ducali si affidano al fortino casalingo, dove hanno raccolto 5 dei 7 punti totali e realizzato 3 dei 4 gol stagionali, oltre che alla spinta dei giovani, con il difensore Circati autore del suo primo gol in Serie A Enilive nell’ultima giornata. Il Bologna, dal canto suo, cerca uno scatto lontano dal Dall’Ara: imbattuto da tre trasferte, ma con un solo successo esterno nelle ultime cinque, punta a consolidare la zona Europa e a ritrovare solidità difensiva fuori casa.
A San Siro, Milan e Roma si giocano molto più di tre punti. Entrambe partite come possibili outsider, rossoneri e giallorossi si sono confermati protagonisti assoluti della zona alta della classifica. La Roma di Gasperini, con sette vittorie nelle prime nove giornate, non partiva così forte dal 2017/18 e si conferma miglior difesa del torneo con appena quattro gol subiti. Il Milan di Allegri, invece, è imbattuto da nove gare in tutte le competizioni e mostra una pericolosità crescente da fuori area – quattro degli ultimi cinque gol sono arrivati dalla distanza. Tra i numeri delle due squadre vige grande equilibrio, con i rossoneri avvantaggiati di un punto nella differenza reti. Una sfida di nervi e dettagli, con Dovbyk e Hermoso – entrambi a segno nell’ultimo turno – pronti a lasciare ancora il segno.
A Reggio Emilia, il Sassuolo ospita il Genoa in un duello tra realtà con ambizioni e stati d’animo opposti. I neroverdi vivono il miglior avvio delle ultime tre stagioni: 13 punti in nove giornate e un attacco brillante, orchestrato dal tandem Laurienté-Pinamonti, con l’ex Genoa ancora a caccia del primo gol stagionale al Mapei Stadium. Dall’altra parte, il Genoa mostra i segni di una tenuta mentale ancora fragile: un solo punto nelle ultime cinque partite e tre rimonte subite nel finale in trasferta. Vieira chiede ai suoi un cambio di passo immediato per evitare che la stagione si complichi troppo presto.
Il turno si chiude all’Olimpico con Lazio–Cagliari, due squadre agli antipodi per forma e fiducia. I biancocelesti di Sarri non perdono da cinque gare, con tre clean sheet consecutivi e nove punti raccolti in questo periodo: solo Roma e Inter hanno fatto meglio. La squadra ha ritrovato compattezza e solidità, ma ora serve trasformare i pareggi in vittorie: tre “X” nelle ultime quattro partite hanno frenato la risalita. Il Cagliari di Pisacane, con due punti nelle ultime cinque giornate e una difesa in difficoltà, cerca una scossa. Il gol ritrovato di Sebastiano Esposito, tornato a segno dopo 23 partite di digiuno, può rappresentare una scintilla per invertire la rotta.