Cremonese

Ecco i premi Oscar
della stagione grigiorossa

La festa promozione della Cremonese allo Zini (Foto Sessa)

Una stagione bella come un film da Premio Oscar. Il titolo potrebbe essere “La Cremonese in Serie A”, forse banale ma capace di rendere benissimo concetto e contenuti. E nella rosa grigiorossa, considerate le varie parti recitate durante l’annata, ci sarebbero tante possibili statuette da assegnare, vediamo quali.

MIGLIOR ATTORE: GIOVANNI STROPPA – Non ci sono dubbi sui meriti dell’allenatore riguardo la conquista dell’obiettivo finale. Stroppa è stato assoluto protagonista di tutta la stagione, attraversando anche momenti difficili come l’esonero, ma dimostrando a tutti con il suo ritorno che il suo gioco e le sue idee erano quelli giusti. Dopo la finale persa contro il Venezia, il tecnico ha più volte espresso il desiderio di poter rigiocare la finale. E’ stato accontentato e stavolta non ha fallito, guidando la squadra fino alla meta, trovando soluzioni capaci di prevalere sugli avversari, anche quelli più ostici, e di non far pesare le tante assenze (soprattutto in difesa) che hanno caratterizzato la finalissima.

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI: FRANCO VAZQUEZ – E’ stato l’anno del Mudo e delle sue magie, che hanno trascinato la squadra per tutta la stagione fino alla squalifica, per poi riprendere come se nulla fosse facendo la differenza nei playoff. Vazquez ha segnato, sfornato assist, illuminato il gioco della Cremo, prendendo per mano la squadra anche nei momenti di difficoltà. Le giocate che ha regalato sono degne dei miglior effetti speciali dei film di Hollywood.

MIGLIOR REGISTA: MICHELE CASTAGNETTI – Il Casta ha conquistato l’ennesima promozione della sua carriera guidando la squadra direttamente dalla cabina di regia, dettando i tempi e scandendo il ritmo di gioco. Quando è mancato, la sua assenza si è notata e ha pesato. Un regista praticamente insostituibile, forse il più forte di tutta la Serie B.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: TOMMASO BARBIERI – Arrivato in estate dalla Juventus come acquisto quasi di secondo piano, si è rivelato con il passare del tempo uno dei giovani più forti della cadetteria. Partito come alternativa, si è saputo conquistare un posto fisso da titolare nella seconda parte di stagione. E a soli 22 anni, può ancora crescere molto, anche in una categoria difficile come la Serie A.

MIGLIOR SCENOGRAFIA: JARI VANDEPUTTE – La scenografia viene definita come la creazione di un ambiente che ospita l’azione, i personaggi e le emozioni di una storia. Vandeputte ha saputo creare tutto questo attraverso i suoi assist, ben 15 tra regular season e playoff, nessuno ha saputo fare meglio in questa stagione.

MIGLIOR FOTOGRAFIA: MANUEL DE LUCA – E’ diventato importante soprattutto nella seconda parte della stagione. Lo scatto dell’anno rimane la sua esultanza “da Cigno” dopo la doppietta di La Spezia, decisiva per conquistare la finale e la conseguente promozione.

MIGLIOR COLONNA SONORA: CURVA SUD “ERMINIO FAVALLI” – I cori dei tifosi grigiorossi, in casa ma anche in tutte le trasferte, hanno sostenuto, spinto e accompagnato la squadra tutto l’anno. “Dai Cremo” e “Amarsi ancora” meritano sicuramente una menzione speciale come cori più emozionanti e da brividi.

Mauro Maffezzoni

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