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C’è un solo risultato a disposizione per la Cremonese per poter conquistare la promozione: la vittoria. Dopo lo 0-0 nella finale d’andata dei playoff, la sfida di ritorno in programma domani allo stadio Picco vedrà lo Spezia in posizione di vantaggio, in virtù del miglior piazzamento in classifica nella regular season. Alla squadra allenata da D’Angelo basterà anche un pareggio per volare in Serie A. I liguri si chiuderanno in difesa come allo Zini o avranno un atteggiamento più propositivo, che potrebbe concedere più spazi da sfruttare ai grigiorossi? Difficile dirlo, anche se la prima ipotesi sembra quella più realistica. Giovanni Stroppa, che dovrà fare i conti con assenze e acciacchi vari, soprattutto in difesa, sa che la sua squadra dovrà per forza di cose concedersi qualche rischio, nel tentativo di scardinare le maglie difensive di uno Spezia che all’andata si è dimostrato estremamente solido. Ma d’altra parte la Cremo dovrà cercare il successo in tutti i modi, per non perdere due finali playoff di fila. Stroppa non vuole concedere vantaggi all’avversario, non si sbilancia sugli indisponibili e convoca tutti per la trasferta.
Mister, per la Cremo cambia poco la sostanza della partita. Ci sono 90 minuti per ribaltare la situazione. La logica vorrebbe che la Cremo parta a testa bassa per attaccare. Un ariete, insomma: sarà così?
“Ariete che va a sbattere per poi tornare indietro non ha senso – ha risposto Stroppa in conferenza stampa -. Al di là di tutto, noi abbiamo le potenzialità e le capacità di andare a giocare un certo tipo di partita. Detto questo, dovremo vedere che cosa succederà in campo. Siamo consapevoli di avere soltanto un risultato a disposizione, quindi andremo alla ricerca di questo obiettivo sapendo quale è la condizione fino al 95′. Poi come sarà lo svolgimento si della partita lo conosceremo strada facendo”.
La Cremonese è la squadra che finora ha espresso il miglior gioco e ottenuto i migliori risultati in trasferta, quindi, tutto sommato, potrebbe essere un vantaggio da verificare sul campo…
“Sarebbe bello starsene qui a raccontare ciò che abbiamo fatto e come l’abbiamo fatto, ma c’è una finale da disputare. Non dimentichiamo che ci portiamo dietro anche l’esperienza di Castellammare e i primi 20 minuti di giovedì dove, trasferta o meno, non siamo stati perfetti e noi non dobbiamo sbagliare la partita sotto l’aspetto mentale. Dopodiché succeda quello che succeda, ma se ci siamo mentalmente, e sono sicuro che ci saremo, faremo bene. Gli ultimi due giorni sono stati molto importanti, aver rivisto la partita è stato ancora più importante in quanto sappiamo dove siamo mancati e dove possiamo migliorare”.
La preoccupa un po’ l’emergenza che si è creata dietro in difesa? L’episodio di Ravanelli è emblematico di un momento abbastanza sfortunato…
“Assolutamente sì. La preoccupazione sportiva c’è e mi dispiace per il ragazzo che magari non potrà disputare questa partita, la più importante della stagione. Detto questo, incominceremo in 11 e, se non succede niente, finiremo in 11 e quindi… Prendiamo la finale con il giusto spirito e la la giusta motivazione”.
Castagnetti ha recuperato?
“Sì, ha recuperato. Aveva preso una botta in testa, tra l’altro da Antov, ma gli accertamenti hanno escluso problemi”.
La Cremo ripartirà dalla costanza mostrata dal primo all’ultimo minuto della partita di andata?
“Noi non abbiamo mai rinunciato al nostro gioco, quindi mi prendo tutto, serve tutto. In alcune cose siamo mancati, ma sicuramente ci sono altre cose fatte per bene: sappiamo quali sono e quanto possiamo fare. L’importante è farlo meglio in entrambe le fasi e quindi non concedere niente e sfruttare qualsiasi tipo di occasione”.
Lo Spezia il gioco l’ha fatto soprattutto sulla destra, sulla spinta di Elia. Cosa non ha funzionato nella nostra catena di sinistra?
“La gestione della palla, ma è mancata praticamente su entrambe le fasce. Dobbiamo essere più bravi a gestire la palla quando siamo nella metà campo avversaria. Avevo parlato di episodi e della necessità di non regalare nulla, invece… La situazione del gol annullato è arrivata da una palla persa, banale. Che sia accaduto a sinistra piuttosto che a destra o che sulla maglia ci fosse un cognome piuttosto di un altro non cambia nulla: non dobbiamo perdere palloni banali. Poi se si rischia negli ultimi 25 metri puntando l’avversario, cercando di fare qualcosa per la squadra e individualmente per per se stessi, va bene”.
Lo Spezia ha la miglior difesa della regular season, si è dimostrato solidissimo. A Cremona ha chiuso tutti gli spazi concedendo pochissimo e quel poco non siamo riusciti a sfruttarlo. Cosa dobbiamo aspettarci dallo Spezia domani: tenterà di nuovo di chiudere o concederà qualcosa tentando, come ha detto D’Angelo, di vincerla?
“Se anche loro cercheranno di vincere, saremo due squadre che ci proveranno”.
Nel ritorno sarà anche una corsa contro il tempo. All’andata, soprattutto nell’ultima mezz’ora, non si è giocato molto un po’ per il metro arbitrale, un po’ per la malizia dello Spezia…
“Fa parte del gioco, ci dobbiamo aspettare di tutto compresa una grandissima pressione che arriverà dall’esterno. Il Picco è uno stadio che fa la differenza in questo senso, noi faremo di necessità virtù, stando attenti a non cadere nelle provocazioni. Dovremo stare sereni, tranquilli, pensare ad arrivare al 95′, al 100′: dovremo pensare solo al nostro obiettivo. Quello che succede attorno non conta nulla: l’importante sarà restare concentrati su quello che succede realmente sul campo”.
Si dovrà attaccare, pensa di cambiare qualche caratteristica?
“No, in questo momento non ho pensieri diversi dal solito. Non so in corso di partita, non so che cosa succederà, non so quale sarà l’evolversi della gara quindi valuteremo in corso: alla vigilia della partita ti prepari un percorso, poi sono gli eventi e le situazioni che ti portano a cambiare qualcosa”
D’Angelo l’altra sera parlava di una difesa forte. Difesa forte ma contro troverà un attacco altrettanto forte…
“Assolutamente, sapete chi stiamo affrontando, no? La mia stima nei confronti dello Spezia è totale: è una squadra completa che fa al meglio fase difensiva, fase offensiva, ha elementi forti ovunque. Penso che anche D’Angelo possa parlare della Cremonese nello stesso modo. Loro hanno disputato un campionato eccezionale, senza pause, con grandissima continuità. Domani può succedere qualsiasi cosa: le capacità degli avversari le conosciamo, ma conosciamo anche le nostre”.
Giovedì la Cremo non ha utilizzato al meglio le fasce, cosa si dovrà fare per riuscire ad essere più incisivi sugli esterni?
“Migliorare la gestione della palla farebbe la differenza permettendo di innescare chi ha qualità a livello fisico. Dovremo avere una qualità migliore nel livello di palleggio, per non rischiare di lavorare fuori tempo, obbligandoci a giocate forzate”.
E’ vero che c’è un secondo tempo da giocare, ma non aver sfruttato la chance in casa potrebbe generare un piccolo contraccolpo mentale?
“A livello mentale come a livello fisico siamo sullo stesso piano. C’è stato poco tempo per recuperare ed è un peccato che una gara di questo livello si giochi soltanto due giorni dopo l’andata. Mi sarebbe piaciuto avere un giorno in più di recupero. Domani mattina faremo un’altra mezza giornata di recupero e poi ci guarderemo in faccia e vedremo chi è più pronto a iniziare alle 20.30. E aggiungo che in partite come questa contano tantissimo i cambi: mi auguro che non siano condizionati come nella gara di andata. Spero di attingere dalla panchina gente motivata e fresca!”.