Basket

Bechi in vista dell'ultima gara:
"Dobbiamo vincere e sperare"

La conferenza stampa di coach Luca Bechi in vista della sfida con Avellino accende i riflettori sull’ultima e decisiva giornata della regular season. Si gioca domenica alle 18:30 al PalaRadi, per la Juvi un passaggio fondamentale, con una concreta possibilità di salvezza diretta, che dipenderà però anche dai risultati di Cento, due punti più su in classifica, e Livorno, appaiata a Cremona a quota 26.

“Quella contro Avellino sarà l’ultima partita della regular season, e come tutti sappiamo, una sfida che conta. Conta per guadagnare il miglior piazzamento possibile al termine di questa fase: una posizione che può ancora valere la salvezza diretta – sottolinea il coach dei gigliati -, anche se dipenderà dai risultati delle altre squadre, oppure i playout. Il nostro destino si incrocia con i risultati di Livorno, ma anche con Vigevano e altre partite che completeranno il quadro finale. Come ho detto ai ragazzi, vincere è la condizione necessaria, anche se potrebbe non essere sufficiente. Ma senza quella, non si va da nessuna parte”.

Avellino è una squadra forte, che ha disputato un ottimo campionato, mantenendosi sempre lontana dalla zona salvezza e in corsa tra play-in e playoff: “Hanno talento ed esperienza, basti pensare a Bortolin, Jurkatamm, Mussini, e ai due americani, Earlington e Lewis. Quest’ultimo ha fatto una grande stagione in Bundesliga l’anno scorso. Hanno un quintetto di livello, e una panchina di giocatori affamati e determinati che hanno voglia di competere. Noi veniamo da un momento buono, al di là della sconfitta. Il messaggio che ho voluto trasmettere alla squadra è stato quello di trasformare la frustrazione in rabbia agonistica. La partita di sabato deve essere alle spalle. Dobbiamo concentrarci su quella che viene, perché è un’occasione per una posizione di classifica migliore”.

È stato un campionato pieno di sorprese. Forse, con questo nuovo formato, nessuno si aspettava una tale lotta serrata fino alla fine: “Senza dubbio un campionato interessante – ha proseguito il coach – coinvolgente, competitivo, dove tutti possono battere tutti l’abbiamo visto. Ha vinto a mio parere la squadra più forte e più quadrata, ben allenata e ricca di giocatori di talento. Una lotta serrata perché al di là di 2 squadre che si fermeranno e di due squadre che si sono già fermate, una retrocessa e una salita, ci saranno 16 squadre che lotteranno per qualcosa e quindi credo che la formula sia assolutamente azzeccata e interessante”.

E guardando in casa propria: “Per noi, quest’anno è stato sempre così: ogni partita è stata una sfida decisiva. Ma va bene così. Sappiamo che c’è interesse, che il pubblico è vicino alla squadra. Anche stavolta invito tutti i tifosi e gli appassionati di basket a venire al PalaRadi. È un momento topico della stagione e abbiamo bisogno del calore del nostro pubblico. Abbiamo sempre lottato, sempre. Tranne un paio di partite, su trentasette. Non abbiamo mai mollato, e anche domenica sarà così. Questo è lo spirito della Juvi. I ragazzi stanno lavorando bene, con la consueta serenità. Sono seri, ci tengono e sono uniti. Abbiamo tutte le carte in regola per giocare una grande partita. Come sempre, ci saranno anche gli avversari, ma il focus deve restare su noi stessi”.

All’andata, ad Avellino si impose la Juvi 79 a 75: “Avevamo disputato una partita molto attenta, soprattutto dal punto di vista difensivo. È quello che dobbiamo ripetere: difendere bene nell’uno contro uno, per tutta la gara. Hanno giocatori in grado di spaccare la partita da soli, e solo la compattezza potrà fare la differenza”.

Quanto ad Alessandro Crotti, l’allenatore che porto la Juvi alla promozione in A2 e che ora guida Avellino: “Ci siamo incontrati solo una voltta, nella partita dell’andata. Non abbiamo mai lavorato insieme, ma c’è rispetto e stima professionale”. L’altro ex in partita sarà Antonino Sabatino: “Verrà con grande motivazione. L’ho allenato anche qualche anno fa e ha fatto un bel percorso. Sarà un osservato speciale, ma è bello che ci sia questa voglia di competere e migliorarsi”.
Cristina Coppola

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