Da riprogrammare i playoff
arrivò a Bozzolo, il ricordo
Aveva 88 anni
tutti gli incontri di Serie B
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Ottenere un salvezza così non solo era complicato e storico, ma il modo è stato ancora meglio, quasi da film: Casalmaggiore dopo aver vinto senza difficoltà per 3-0 contro Altino Volley ha atteso nel tardo pomeriggio a Vasto i risultati degli altri campi: quando tutto sembrava sancire la prima retrocessione della storia rosa, Mondovì vince al tiebreak con Como, spedisce Albese in B1 e “salva” Casalmaggiore. La storia del sodalizio di via Baslenga, iniziata ormai nel lontano 2008 quando il duo Boselli-Ghini acquisì il titolo della Pallavolo Zevio prosegue senza retrocessioni sul campo.
La favola della pallavolo rosa è stata una continua salita, coach Tartari e le sue due promozioni consecutive portarono la società in Serie A dando l’impulso e il via ad una Casalmaggiore ambiziosa e scatenata. Nella stagione 2013-14, grazie alla fusione tra Giaveno e Torino Volley che libera un posto in A1, Casalmaggiore si unisce al volley delle grandi. Alessandro Beltrami in panchina, Zago (rivista al PalaRadi da avversaria in questa stagione con la CBL) Stevanovic, Aguirre e Olivotto al centro, bande Gennari, Lipicer e Bacchi, libero Imma Sirressi il primo storico roster della Vbc in A1 che concluderà la stagione al settimo posto.
Dall’annata seguente sono gli anni d’oro della pallavolo rosa: scudetto nella stagione 2024-15, nella 2015-16 invece la Supercoppa Italiana e, dopo il 3-0 che Tirozzi e compagne rifilano al VakifBank, la Champions League. Al mondiale per club del 2016 Casalmaggiore sfiora la coppa con le dita, salvo perdere in finale contro il Vakifbank.
Nell’annata 2016-17 la Vbc chiude al secondo posto e viene eliminata in semifinale dalla Coppa CEV (ad opera di Busto) e sempre in semifinale (ad opera di Igor Novara) dai play off. Casalmaggiore resta di fatto tra le formazioni più temibili di Serie A, riuscendo quasi sempre a confermarsi tra le formazioni d’alta classifica fino alla stagione 2023-2024. Dopo il fallimento della gestione Musso e la cavalcata finale di coach Pintus che vale il nono posto il classifica, viene ceduto il titolo a Cuneo che interrompe dopo 11 anni il cammino di Casalmaggiore in Serie A1 di pallavolo femminile.
Una corsa contro il tempo per trovare un titolo sportivo, rilevato poi da Legnano e l’allestimento della squadra, permette alle rosa di coach Napolitano di presentarsi ai blocchi di partenza della Serie A2 2024-25. Il roster è di quelli giovani, con qualche giocatrice esperta come capitan Pincerato in regia e una bomber d’altro profilo per la categoria come Montano.
La squadra però non ingrana: il braccio armato da posto quattro, la croata Grbavica è un rebus, qualche infortunio rallenta chimica e gioco e coach Napolitano lascia la panchina a dicembre. Per dare uno scossone Casalmaggiore si butta su un profilo amato da società, tifo e di grande esperienza per la categoria, Claudio Cuello. La trasformazione delle rosa è notevole, ma non basta per evitare la pool salvezza.
Nella seconda parte della stagione le rosa perdono qualche punticino di troppo per strada e nonostante un filotto di 7 vittorie in 10 gare, la serratissima corsa alla salvezza vede le casalasche compiere il miracolo. Per la prossima stagione Casalmaggiore avrà finalmente tempo, oltre che le risorse, per organizzare a dovere un deciso assalto alla Serie A1, sorprese a parte.
Lorenzo Scaratti