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Chiudere i giochi, anche perché altrimenti si arriva al traguardo rischiando di non avere nulla in mano. Anzi, peggio, di prolungare una stagione che già così è stata abbastanza lunga: la Pergolettese non vuole fare scherzi, ma da un mese a questa parte si è messa a… scherzare col fuoco.
E’ il momento di fare qualche calcolo, almeno da fuori, mentre ai ragazzi di Curioni il compito di muovere la classifica, di fare almeno un punto sul campo di casa, domenica alle 17.30, contro quella Giana Erminio che evoca dolcissimi ricordi, anche se sul terreno di Gorgonzola, dove l’anno scorso Arini firmò la salvezza.
Le partite da disputare, con questa, sono ancora tre. I punti in palio dunque 9, quelli che il Pergo, nel caso peggiore possibile (ossia di quint’ultimo posto) deve mettere tra sé e la penultima, sempre 9. Oggi rispetto al Caldiero sono 12, il che significa che un successo gialloblu unito al ko dei veronesi, che hanno perso contro l’Arzignano venerdì sera, potrebbe chiudere i giochi (se finisse a -15 domenica sera, il Caldiero potrebbe poi arrivare al massimo a -9). Non ci sarebbe comunque l’aritmetica, ma nel frattempo il pareggio tra Pro Vercelli e Pro Patria è un ottimo risultato, che può avvicinare sensibilmente l’obiettivo. A patto di fare punti.
Ecco, appunto: sembra essere il turno del “tutto o niente”, nel quale il Pergo può essere raggiunto o avvicinato da due squadre oppure dare lo strappo definitivo. Dopo quattro ko di fila, è comunque indispensabile muovere la classifica, si diceva, anche per un discorso di autostima, e per non finire in un tunnel di negatività.
La Giana – forse fiaccata anche dalle fatiche della Coppa Italia con la finale persa mercoledì scorso pareggiando 0-0 a Rimini dopo avere perso in casa – veleggia al settimo posto, è praticamente sicura di fare i playoff, ma cerca il miglior piazzamento, potendo ancora andare a prendere almeno Trento e Renate: molto pericolosa in casa (16 punti degli ultimi 18 a disposizione), la squadra milanese si inceppa spesso in trasferta, dunque per il Pergo questa è un’occasione. Occhio all’ex Cremonese Stuckler, già in doppia cifra a quota 12.
Giovanni Gardani