Pergo, stavolta puoi chiudere
i giochi: la salvezza è una Virtus

Tre sconfitte di fila, che non sono state sanguinose un po’ per i demeriti degli altri e in buona parte per i meriti pregressi della Pergolettese, salita a quota 39 molto presto e dunque ad un passo dall’obiettivo salvezza. Quel passo che però si fa attendere e che, tutto sommato, potrebbe arrivare proprio questo sabato, in casa contro la Virtus Verona, alle ore 17.30.
L’aritmetica? Non è un grosso problema, né un peso pressante: ma fare quei 3 punti benedetti vorrebbe dire avvicinare di molto il traguardo. Forse in modo definitivo. Restano sempre due le strade: arrivare sestultimi, dunque tenersi fuori dalla griglia playout. Oppure, strada un filo meno gloriosa ma comunque efficace, finire nella temuta griglia ma con un vantaggio di almeno 9 punti dalla diretta rivale, tenendo conto che oggi la squadra di Curioni ha 10 punti sulla Pro Patria e 12 sul Caldiero.
La Virtus Verona è in piena zona playoff, con 48 punti, ma la creatura di Luigi Fresco, caso più unico che raro di padre padrone, presidente e allenatore del club portato dalla Terza fino a un posto stabile in serie C, nelle ultime uscite non ha propriamente fatto la guerra: dopo avere vinto a Chioggia con l’ultima, infatti, ha ottenuto due pareggi contro Pro Vercelli e Lecco, e perso dal Trento e dalla Pro Patria.
C’è anche da dire che fuori casa i veronesi non perdono dalla 22esima giornata (3-0 a Novara) dunque paradossalmente potrebbero essere più pericolosi in trasferta che non tra le mura amiche, e infatti 26 punti su 48 sono giunti in viaggio. Nemico pubblico numero uno il bomber Manuel De Marchi, che coi suoi 14 centri non è solo il cannoniere della squadra ma anche il terzo del girone.
Sfida aperta, insomma, contro una squadra che segna abbastanza (48 centri) ma ogni tanto concede: sfida che il Pergo, per non tardare troppo quel “passo” così importante, stavolta non deve sbagliare.
Giovanni Gardani